Galette des Rois per l’Epifania Il dolce parigino dell'Epifania per eccellenza
La galette parisienne
La storia continua…
Il rituale della galette des rois
«Le Roi boit, le roi boit, le roi boit…»
Altri dolci per l’Epifania
Qui in Piemonte abbiamo un dolce simile, la focaccia dolce della Befana, che ricorda di più i dolci dell’Epifania di pasta lievitata che si fanno nel sud della Francia; la focaccia dolce nasconde al suo interno una fava che porta fortuna a chi la trova nella propria fetta, ma che spesso lo obbliga ad offrire l’intera focaccia a tutti gli altri commensali. Con la focaccia della Befana ci diamo appuntamento all’anno prossimo, ora ecco a voi la Galette de Rois.
- 250 g di pastasfoglia già pronta acquistata o fatta in casa, ben fredda da frigo
- 120 g di zucchero
- 120 g di burro
- 120 g di mandorle pelate tritate finissime
- qualche goccia di essenza di mandorle
- 2 uova piccole
- 1 uovo
- Ho lasciato ammorbidire il burro a temperatura ambiente per alcune ore, poi l'ho montato assieme allo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso.
- Ho aggiunto le uova, uno alla volta, continuando a montare e badando che il primo fosse ben assorbito prima di aggiungere il secondo.
- Con un cucchiaio ho aggiunto e amalgamato la farina di mandorle, in tre volte, mescolando bene.
- Preparazione della forma esatta della galette des rois: osservate il passo-passo.
- Con queste dosi vengono due galettes di 20 cm di diametro: i quattro cerchi di sfoglia devono essere ben freddi di frigo, ciò favorirà la sfogliatura, e due leggermente più piccoli degli altri (1 cm in meno di diametro).
- La crema si mette al centro del cerchio più piccolo, lasciando 2 cm di bordo pulito. A questo punto si può mettere il fagiolo o la fava o la figurina di ceramica.
- Il bordo si inumidisce di acqua e il tutto viene coperto con il cerchio più grande. Bisogna far aderire perfettamente i due cerchi, poi la galette si ribalta, si preme ancora il bordo, e poi si può decorare in superficie: spennellarla di uovo sbattuto e, con la punta di un coltello, inciderla senza tagliarla profondamente. Infine pungerla in 4 punti.
- Infornare a 190° già caldo per 25 minuti o fino a doratura.
Qui vedete i due cerchi di sfoglia che differiscono per un cm di diametro. Vanno fatti riposare in frigo per dieci minuti.
La farcitura, spalmata sul cerchio più piccolo, deve lasciare un cm e mezzo di bordo pulito. Poi si copre con il cerchio più grande, ricordandosi di mettere il fagiolo o la fava (o nel mio caso una mandorla).
I bordi della galette, preventivamente inumiditi, vanno fatti aderire perfettamente, prima schiacciandoli con il polpastrello e poi aiutandosi con la punta di un coltello, senza tagliare la pasta, ma incidendola leggermente.
Anche in questo caso è consigliato un riposo di dieci minuti in frigo.
A questo punto la galette viene ribaltata, quello che era il lato superiore, diventa quello inferiore, in modo che il ripieno si distribuisca meglio.
Io ho decorato il bordo anche da questo lato.
Intanto avrete preparato l’uovo sbattuto, con o senza un goccino di latte o di panna liquida.
Fate quattro punzecchiature con la punta del coltello, spennellatela con l’uovo e fate la decorazione a piacere, incidendola in modo superficiale.
Ora è pronta da infornare!
Felice Epifania a te e ai tuoi re Magi!!
Questo dolce lo conosco per averne letto su riviste e libri, come sempre da te imparo notizie nuove e interessanti…ma poi chi è stato il Re??
Auguri di cuore
In Francia sembra essere una specie di istituzione… non sai quanto materiale in francese ho trovato!!
Il Re è stato il suocero!! 😉
Abbiamo postato nello stesso momento una ricetta che ha le stesse tradizioni ma con molte diversità in base al luogo dove viene prodotta! Per il prossimo anno proverò la tua versione francese e chissà chi sarà il re questa volta!
Bellissimo girovagare per blog stranieri durante le feste…so scoprono tante cose nuove, ma anche tante somiglianze tra tradizioni materialmente molto distanti!!
mamma che bontà deve essere!!! e bellissima la storia 🙂
PS. per l'abbecedario mi chiedeva una blogger se per ogni nazione si può postare solo una ricetta oppure anche più di una…
Era veramente buonissima…io adoro le mandorle!!
Per l'abbecedario ho controllato ora…secondo quel che dice il regolamento sembra che la ricetta da pubblicare sia una sola…
Grazie cara! Io mi sono un po' persa… dovrò rileggere a fondo!
Paola, se ne possono pubblicare anche più d'una…
Lo sai che adoro questi post storico/culinari, vero?
Anch'io, sai?!? 😉
Può essere un'idea per la prossima epifania?? E' facilissima da fare e di grande successo!!! 😀
sai che io sono pasticciera e che ho lavorato in francia, quindi di galettes ne ho preparate tantissime…eppure non sapevo nulla della loro storia! percio' questo post mi ha davvero incantata, avrei voluto sapere tutte queste cose qualche anno fa!! 😉