Ortinfestival alla Venaria Reale – un evento speciale in una location da sogno
Dal 30 maggio al 2 giugno il Potager Royal, in circa 10 ettari
dedicati alle coltivazioni, ospiterà questa vera e propria full
immersion nel verde. La location è stata scelta per la sua articolazione
e per la stretta correlazione tra la regalità dei palazzi e le attività
agricole che vi si svolgevano dalla sua nascita nel XVII secolo.
A Ortinfestival
ci saranno chef di talento e contadini eccellenti, colture antiche,
oggi recuperate, e nuovi ortaggi, varietà rare delle nostre campagne e
da ogni parte del mondo.
Per introdurre questo evento straordinario dovevo raccontarvi qualcosa
di più su questo gioiello piemontese che nel 1997, assieme a tutto il
circuito delle Residenze Reali del Piemonte, è entrata a far parte del patrimonio dell’Unesco. I restauri sono stati ultimati nel 2007 e ad oggi la Reggia è tra 5 siti culturali più visitati in Italia.
Ma diamo uno sguardo alla storia di questo luogo da sogno: correva
l’anno 1659 quando Carlo Emanuele II, duca di Savoia, con una grande
passione per la caccia, identificò i territori di Altessano Superiore,
borgata poco lontana da Torino, come adatti per praticare la disciplina
venatoria alla maniera dei re: terreni a tratti boschivi, a
tratti aperti, sterminati e ricchi di cacciagione gli fecero concepire
un progetto ambizioso, di aggregazione del piccolo borgo, con i servizi
che forniva a livello di produzione agricola, ad una gigantesco e
magnificente Palazzo, che potesse ospitare tutta la corte, accanto al
sovrano. Carlo Emanuele II cambiò così il nome di Altessano in La Venerìa, oggi Venaria Reale.
La Versailles sabauda?
Assolutamente no! I lavori di ammodernamento per rendere Versailles
quello che divenne tra il XVII e il XVIII secolo, iniziarono solo nel
1661, due anni dopo. È dunque Versailles ad essere La Venaria francese!
Gli architetti più importanti dell’epoca
si trovarono al servizio di questo colossale progetto partito da una
vera e propria variazione urbanistica del borgo di Altessano, del quale
la facciata della nascente reggia doveva rappresentare la quinta
prospettica da sogno, che si doveva intravedere in avvicinamento al
Palazzo stesso.
Amedeo di Castellamonte
fu il primo a mettere mano ai progetti dal 1659 al 1675: collocò
l’impianto dell’edificio in asse con la Contrada Granda, allora via
Maestra del Borgo di Altessano. A quest’epoca risale la parte più antica della Venaria, la cosiddetta Reggia di Diana,
non a caso dedicata alla dea della caccia, che ospitò negli anni di
Francesca d’Orleans e Maria Giovanna di Savoia Nemours, prima e seconda
moglie del Duca Carlo Emanuele, un corteo di dignitari di corte, cani e
cavalli pronti per la caccia al cervo due volte alla settimana.
Con Vittorio Amedeo II le cose non mutarono. Ormai la sfida con il rivale d’oltralpe Luigi XIV era aperta. Portare migliorie alla Reggia spettò a Michelangelo Garove, tra il 1698 e il 1713. Diversi furono i progetti di ampliamento, ma solo alcuni vennero portati a compimento.
L’anno della svolta fu il 1716. Il ducato di Savoia diventò regno di Sicilia (poi mutato in regno di Sardegna dopo qualche anno e un baratto). Da Messina venne chiamato Filippo Juvarra:
tra i tanti interventi a Torino, compreso Palazzo Madama, c’è anche un
occhio di riguardo per la Venaria diventata Reale a tutti gli
effetti.
I suoi progetti riguardarono la Scuderia Grande, la Citroniera, le
modifiche ai padiglioni del Garove e la Galleria Grande; in più la
particolarissima chiesa di Sant’Uberto.
che lavorò sulle parti di collegamento per conferire al progetto
unitarietà. Le dimensioni erano ormai davvero ingenti 45.000 mq di cui
20.000 edificati.
neoclassica, vennero fatti agli appartamenti reali, ma già era Stupinigi
ad essere più alla moda per le battute di caccia.
La Venaria sarà
destinata negli anni successivi ad altre funzioni fino a vivere un lungo
periodo di degrado fino al 1995, quando finalmente iniziano i lavori di
recupero e restauro che l’hanno portata ad essere una delle regge più
belle del mondo.
Dal 20 giugno 2014, il turista o il cittadino che vorà visitare la Venaria (ma anche il Castello di Rivoli) potrà salire a bordo della terza linea dell’autobus turistico City Sightseeing denominata “Residenze Reali” e raggiungere, comodamente seduto a bordo,
la Reggia di Venaria Reale, gli Appartamenti Reali all’interno del
Parco La Mandria e il Castello di Rivoli.
La terza linea del City Sightseeing
“Residenze Reali”, è operativa al venerdì, sabato e domenica con
partenza dal capolinea in piazza Castello angolo via Po (lato caffè
Baratti & Milano); 4 le corse giornaliere, ogni due ore circa, (09.30 – 11.30 – 13.45 – 15.45) che permetteranno di
raggiungere la Reggia di Venaria Reale e gli Appartamenti Reali
all’interno del Parco La Mandria, scendere e visitare le due Residenze
Reali, per poi riprendere l’autobus alla volta del Castello di Rivoli
per visitare il Museo d’Arte Contemporanea.
Durante i restanti giorni
della settimana, dal lunedì al giovedì, l’autobus turistico può essere
richiesto da parte di gruppi o scolaresche in occasione di eventi
specifici per raggiungere anche le altre Residenze presenti in tutta la
Regione.
Per tutto il 2014 il biglietto per la linea “Residenze
Reali” ha un costo promozionale di 10€ ad adulto (ridotto bambini 5€)
con validità 24 ore; il biglietto per due linee ha un costo di 20€ per
48 ore, tre linee 25€ per 48 ore.
vi dò appuntamento a venerdì con la fittissima articolazione degli appuntamenti ed una ricetta. Vi anticipo pochissimo: le fragole,
che cominciarono ad essere coltivate a partire dal XVIII secolo (prima
erano solo nella varietà selvatica), sono tra le piantine più semplici
da avvicinare per la coltivazione dell’orto sul balcone. Anche i
“pollici neri” come me possono, con pochi accorgimenti, fare un bel
raccolto!
Gli appuntamenti li trovate qui: click!
Peccato che sono a Roma e lavoro nel fine settimana 🙁 Sono sicura la Reggia di Venaria reale sia stupenda!! Io sono relativamente vicina a quella di Caserta, che mi ha lasciato senza respiro, spero di vedere presto anche questa 🙂
Io ho già visitato Caserta, ma Venaria per quanto vicina l'ho vista una sola volta e diversi anni fa…non vedo l'ora di immergermi nella sua atmosfera!! 😀
ecco, io non abito in Piemonte, ma a saperlo prima non avrei preso impegni e sarei corsa a questo bellissimo festival……qualche volta organizziamo, ti va?!
Questo periodo è fitto fitto fra impegni vari…sob!
Proprio così, Simo! è talmente fitto che anche parlare degli eventi che meritato diventa difficile, una corsa ad ostacoli… non riesci neppure a fare un salto durante il ponte?