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L’Abbecedario Culinario della Comunità Europea

Oggi il post del Calendario dell’Avvento slitterà nel pomeriggio, perché prima voglio presentarvi una bellissima iniziativa!

Ho anche io il il piacere di annunciare alla blogsfera un nuovo entusiasmante viaggio culinario che inizierà il 7 Gennaio 2013 e a cui parteciperò!

L’ABBECEDARIO CULINARIO
DELLA COMUNITÀ EUROPEA
Come direbbe De Gregori “alla fine di un viaggio c’è sempre un viaggio da ricominciare” e così dopo aver percorso la nostra Italia in lungo e in largo, da Aosta a Zocca, passando per Domodossola,  scendendo a Napoli e poi ancora più giù sino a Siracusa per poi risalire a Trieste, non siamo per niente stanchi e abbiamo ancora voglia di preparare la nostra valigia virtuale e di prendere in mano il nostro mestolo reale!
Avete capito bene, quest’anno l’abbecedario ci porterà in Europa, l’Europa della Comunità Europea, quella composta da 27 stati, ovvero 26 + 1, ovvero uno stato per lettera più la nostra Italia, ampiamente rappresentata dall’Abbecedario Culinario d’Italia appena conclusosi. E se ancora non ci credete, ecco la mappa!

Siccome ci piace la compagnia e l’anno scorso il viaggio è stato meno faticoso perché percorso assieme, anche quest’anno spetterà a un blog diverso ospitare ciascuna lettera, però c’è qualche novità e allora eccovi tutte le regole, daleggere attentamente:
  • Ogni lettera è associata a un piatto tipico di una nazione della Comunità Europea;
  • Ogni lettera è ospitata da un blog diverso;
  • Il blog ospite pubblica la ricetta corrispondente alla sua lettera;
  • Gli altri blog che vogliono partecipare pubblicano una ricetta –diversa da quella del blog ospite!– tra le ricette tipiche della nazione ospitata.
Più brevemente, se volete partecipare ricordatevi la regola delle 4W:
  • WHEN: ogni 3 settimane esce una lettera;
  • WHAT: potete pubblicare una qualsiasi ricetta (o anche piu’ di una) della nazione rappresentata da quella lettera (la ricetta può iniziare con qualsiasi lettera!), eccetto la ricetta pubblicata dal blog ospite;
  • WHERE: la ricetta la pubblicate nel vostro blog e poi lasciate il link al blog ospite come commento al suo post di apertura;
  • WHO: chiunque abbia un blog può partecipare, più siamo e più ci divertiamo quindi sarebbe fantastico fare più tappe possibili tutti assieme, ma potete partecipare anche solo per una lettera, anche una lettera sì e una no, anche solo i mesi dispari!
Non è ancora chiaro? Ecco un esempio:
Il 7 Gennaio Mony del blog Gata da Plar inizierà ospitando la lettera A con la ricetta della Appeltart che rappresenterà i Paesi Bassi. Da quel momento ci saranno 3 settimane di tempo per pubblicare una qualsiasi ricetta dei Paesi Bassi che non sia la Appeltart. Una volta pubblicata, lascerete il link come commento al post di Mony.
—> Il post deve includere un riferimento all’evento e al blog ospitante, mentre l’utilizzo del logo dell’evento e’ facoltativo (ma gradito!). Potete anche utilizzare ricette dal vostro archivio: basta aggiungere il riferimento all’evento e procedere come sopra.

Bene, ora dovrebbe essere tutto chiaro e quindi siete pronti per l’elenco delle lettere, ovvero delle ricette, ovvero delle nazioni, ovvero dei blog ospite!

  • A come Appeltart
    • Nazione: Paesi bassi
    • Blog ospiteGata da plar
    • Periodo: dal 07/01/13 al 27/01/13
  • B come Bryndzové halušky
    • Nazione: Slovacchia
    • Blog ospiteCrumpets & Co.
    • Periodo: dal 28/01/13 al 17/02/13 
  • C come Canja 
    • Nazione: Portogallo
    • Blog ospiteLa melagranata
    • Periodo: dal 18/02/13 al 10/03/13 
  • D come Drob
  • E come Escargot
  • F come Frikadeller
  • G come Gulash
    • Nazione: Ungheria
    • Blog ospiteCindystar
    • Periodo: dal 13/05/13 al 02/06/13
  • H come Hong am Rèisleck
    • Nazione: Lussemburgo
    • Blog ospiteGirli chef
    • Periodo: dal 03/06/13 al 23/06/13 
  • I come Irish stew
    • Nazione: Irlanda
    • Blog ospiteThe dreaming seed
    • Periodo: dal 24/06/13 al 14/07/13 
  • J come Jacket potatoes
    • Nazione: Regno Unito 
    • Blog ospiteFood 4 thought
    • Periodo: dal 15/07/13 al 04/08/13 
  • K come Kalakukko
  • L come Laxpudding
  • M come Moussaka
  • N come Njoki
    • Nazione: Slovenia
    • Blog ospiteTutto a occhio 
    • Periodo: dal 07/10/13 al 27/10/13 
  • O come Orsotto
    • Nazione: Estonia
    • Blog ospiteCafe Lynnylu
    • Periodo: dal  28/10/13 al 17/11/13 
  • P come Paella
    • Nazione: Spagna
    • Blog ospiteBurro e Zucchero
    • Periodo: dal 18/11/13 al 08/12/13 
  • Q come Quarkkäulchen
    • Nazione: Germania
    • Blog ospiteBriciole
    • Periodo: dal 09/12/13 al 29/12/13 
  • R come Ross Fil-Forno
  • S come Sachertorte
    • Nazione: Austria
    • Blog ospiteTorte e dintorni
    • Periodo: dal 20/01/14 al 09/02/14 
  • T come Trdlo
    • Nazione: Repubblica Ceca
    • Blog ospiteRicette di cultura
    • Periodo: dal 10/02/14 al 02/03/14 
  • U come Undens Klinger
    • Nazione: Lettonia
    • Blog ospiteBriggis’home
    • Periodo: dal 03/03/14 al 23/03/14
  • V come Vedarai
    • Nazione: Lituania
    • Blog ospiteMestolando
    • Periodo: dal 24/03/14 al 13/04/14
  • W come Waterzooi
  • X come Xirotigani
  • Y come Yahni
    • Nazione: Bulgaria
    • Blog ospiteNastro di Raso
    • Periodo: dal 26/05/14 al 15/06/14 
  • Z come Żurek
    • Nazione: Polonia
    • Blog ospiteCucina Precaria
    • Periodo: dal 16/06/14 al  06/07/14

Ricordatevi, non si vince niente ma si regalano tanti sorrisi… e se vi piacciono i nostri sorrisi, seguiteci anche su Facebook!

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# 17 – Calendario dell’Avvento – Grazie di Cuore!

Mentre scrivo il post per domani oggi, vedo che sono state abbondantemente superate le 100.000 visualizzazioni del mio Ricette di Cultura.

Grazie di cuore a tutti voi!
A chi è passato di qui per caso; 
a chi si è trovato bene e ci è rimasto;
a chi guarda le mie foto di cibo-quasi-solo-cibo su Instagram 
e poi viene a cercare la ricetta;
a chi mi segue anche su Facebook e Twitter;
a chi mi ha invitato agli eventi, facendomi assaggiare ogni sorta di ben di dio;
a chi ha apprezzato i miei lunghi post 
e a chi li ha trovati troppo lunghi ed è corso subito alla ricetta; 
a chi ha pensato che devo migliorare con la fotografia 
e a chi ha detto che in fondo le mie foto non sono così male;
a chi ha assaggiato i miei piatti e ha sorriso,
rendendo leggera la fatica di ogni cena;
a chi ha capito cosa significa per me cucinare
e a chi ha detto “è meglio se cucini tu”;
a chi ha copiato le mie ricette, facendomi sentire moooolto importante,
anche se involontariamente;
a tutti quelli che mi hanno citato e linkato;
a tutti coloro che hanno reso possibile l’Emilia Mon Amour
e a tutti coloro che renderanno possibile la sua presentazione dal vivo;
a chi mi ha dato tante nuove idee, spunti, incoraggiamenti;
a chi vorrà collaborare con me in futuro;
e a chi continuerà a venire a trovarmi qui, 
rendendo di fatto questo blog la mia casa!!

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# 16 – Calendario dell’Avvento – Panettoncini di Natale

Fioccano i panettoni sulle pagine dei blog e su Facebook e su Twitter! C’è chi lo fa con la pasta madre, come questo di Loredana, che è l’attuale mio mito-panettonico…oppure con il lievito normale, come questo, che però non garantisce una sofficità a lunga durata…
Io non l’ho fatto quest’anno, ancora in dubbio se riproporre la Gubana che tanto ci era piaciuta, in versione classica o tropicale, però non ho saputo resistere al richiamo dei panettoncini di pan brioche di Claudia di Mon Petit Bistrot. Sono facili e relativamente veloci e se trovate i pirottini da panettone da 100g in cui farli cuocere il risultato è certamente di impatto visivo ed adattissimo per piccoli doni!!
 
Ho seguito la sua ricetta, che riporto per comodità, vi dò solo alcuni consigli:
– far riposare l’uva passa nel liquore, rum o grappa, fa sì che diventi molto più aromatica;
– io ho usato il mandarino, al posto della buccia d’arancia, ma anche un mix arancia-limone è adatto a questo tipo di impasto;
– prima di cominciare con l’impasto, pesate tutti gli ingredienti, sarà molto più veloce procedere;
– io ho una piccola impastatrice, che fa comunque il suo, per impasti di questo genere è decisamente faticoso procedere a mano…eppure l’anno scorso per la Gubana ho lavorato a mano e ce l’ho fatta ugualmente, con tanto olio di gomito!!

 

 

 

La ricetta: Panettoncini di Natale
 
Per la biga:
100 g di manitoba
50 g di acqua
1,5 g di lievito birra fresco
 
Ho unito gli ingredienti, formando un impasto sodo e ho lasciato crescere a temperatura ambiente (18°) per 12 ore.
 
Per il secondo impasto: 
380 g di farina manitoba
125 g di latte
65 g di acqua
150 g di zucchero
100 g di burro morbido
1 uovo intero
1 torlo
8 g di lievito di birra fresco
5 g di sale
1 cucchiaio di grappa
la buccia di un mandarino
1 semini di una bacca di vaniglia
 
200 g di uvetta
1 albume
zucchero e farina di mandorle
 
La sera prima ho preparato la biga, che deve restare a 18° per 12 ore circa.
Il mattino dopo ho messo in ammollo l’uva passa in acqua tiepida, poi l’ho strizzata ed ho aggiunto qualche cucchiaio di grappa di moscato.
 
Nella ciotola dell’impastatrice ho messo la biga a pezzetti con l’acqua e il latte leggermente intiepiditi. Ho fatto ammorbidire la biga nei liquidi, aggiungendoli a filo.
Ho aggiunto il lievito di birra sbriciolato e qualche cucchiaio di farina.
Ho unito il primo tuorlo, 30 g di zucchero e qualche cucchiaio di farina, finchè l’impasto non si è nuovamente formato.
Ho unito il secondo tuorlo, 40 g di zucchero e qualche cucchiaio di farina.
Ho unito l’albume (1), 50 g di zucchero, il sale e la farina restante, tenendone 1 cucchiaio da parte.
Ho impastato fino a far incordare.
Ho aggiunto il burro in tre parti, facendo assorbire ogni volta.
Ho unito il rum, la buccia grattugiata del mandarino, i semini di vaniglia e l’ultimo cucchiaio di farina.
Ho fatto incordare di nuovo.
Ho aggiunto l’uva passa ben strizzata, facendola ben distribuire nell’impasto.
 
Ho coperto l’impasto con pellicola unta e l’ho fatto crescere per 1 ora in  luogo riparato.
L’ho rovesciato sul tavolo infarinato e lasciato adagiare per 5 minuti. Poi ho cominciato a suddividerlo in palline del peso di 100 g ciascuna. Per ogni pallina ho fatto un giro di pieghe circolari e poi ho arrotondato la pallina, con il gesto della pirlatura.
Ho deposto ogni pallina nel suo pirottino e ho messo a lievitare al caldo, fino a che l’impasto non sporgeva di 2 cm dal bordo del pirottino.
Ho spennellato con albume, zucchero e farina di mandorle e poi infornato a 200° per 5 minuti, poi abbassato a 180° per altri 25 minuti.
Claudia li fa cuocere molto più a lungo, ma il mio forno è piccino-piccino e quindi scalda molto di più!!
 
 
 

 

ai fornelli, ricette tradizionali

# 15 – Calendario dell’Avvento – Speculoos

Gli Speculoos sono biscotti tipici natalizi, ancora una volta del Nord Europa, e suggellano direi in modo definitivo il mio amore per le terre del nord. 

Il loro nome, Speculoos/Speculaas, ha un’assonanza con le spezie con cui sono aromatizzati: un tripudio, di cannella, zenzero e chiodi di garofano, ma anche noce moscata e cardamomo. In realtà però il significato del nome è un altro, deriva dal latino speculum, specchio, poiché i biscotti originali a forma di animali, venivano ricavati con degli stampi di legno incisi per l’appunto specularmente.
Un tempo erano i biscotti del 6 dicembre, preparati in terra fiamminga per festeggiare San Nicola, che lassù al nord viene assimilato a Babbo Natale e porta i doni ai bambini. Oggi vengono naturalmente prodotti tutto l’anno.
Certo che preparali in questa stagione, con il gelo fuori e le finestre ben chiuse, quando la casa si riempie magicamente dell’aroma di terre lontane è tutt’altra faccenda.
Perfetti da confezionare e regalare perché si mantengono a lungo croccanti, sono perfetti da accompagnare ad un tè aromatizzato, magari con erbe e spezie, per far durare di più in bocca questo divino sapore.
La ricetta che ho utilizzato è quella di Sigrid del Cavoletto, con leggere variazioni. Io ho aggiunto un velo di deliziosa glassa alle spezie.
La ricetta: Speculoos
150 g di farina 
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di lievito
100 g di burro
1/2 uovo sbattuto
125 g di zucchero di canna
1 cucchiaino raso di cannella in polvere
1 punta di cucchiaino di chiodi di garofano macinati
1 pizzico di zenzero
1 pizzico di cardamomo
1 spolverata di pepe bianco
1 grattata di noce moscata
5 cucchiai di zucchero a velo
spezie (cannella, garofano e zenzero)
acqua q.b.
Ho mescolato insieme la farina con lo zucchero, il lievito e le spezie.
Ho fatto sciogliere il burro e quando era tiepido l’ho mescolato alla farina, aggiungendo poi il mezzo uovo, sbattuto con un pizzico di sale.
Ho formato un impasto morbido e l’ho fatto riposare in frigo per 1 ora.
Ho steso una sfoglia alta 3 mm e vi ho ricavato i miei biscotti: i miei erano semplicemente tondi di 4 cm di diametro.
Ho fatto cuocere in forno caldo a 180° per 10 minuti.
Quando erano freddi li ho spennellati con una glassa ottenuta con zucchero a velo, le spezie e tanti cucchiaini d’acqua per ottenere un composto spalmabile ma denso.
Lasciar asciugare e confezionare a piacere: la maggior parte dei biscotti dovrebbero finire nel pacchetto, più che in pancia!!!

E ne approfitto per suggerirvi che i grossi vasi di vetro a chiusura ermetica sono un’idea alternativa alla biscottiera in ceramica o in latta!!

Con questo post vi segnalo che partecipo ad Anarchy Giveaway de La Banda dei Broccoli.

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# 14 – Calendario dell’Avvento – Cavolo rosso alla Barbera

Siamo al 14 e tenere il passo con il calendario dell’Avvento diventa impegnativo, non perchè mi manchino le idee, ma piuttosto perché o mi ritrovo dopo le feste con il diabete, o comincio a lanciare dalla finestra tutte le dolcezze preparate e ancora in arrivo. 
Occorre dunque fare una pausa, pensando a cosa porteremo in tavola il 24 e il 25. Questo contorno è uno di quei piatti jolly, che van bene sempre. Perfetto per il periodo invernale, ha un’aria così semplice e confortante; presentato accanto ad un piatto di carne diventa un contorno sano, ma anche incredibilmente bello con il suo rosso vivo. Io lo trovo festoso e quindi cercherò di farlo entrare in uno dei miei menù delle feste.
La versione che ho scoperto l’anno scorso è della Cuochina Sopraffina; io lo faccio con l’uvetta, lei ci mette anche le mele e utilizza il vino Porto…quando si dice che il cavolo rosso si mette l’abito da sera!! 😉

La Ricetta: Cavolo Rosso alla Barbera con Uva Passa
1 cavolo rosso
4 cucchiai d’olio evo
1 spicchio d’aglio
1 porro
2 bicchieri di Barbera
3/4 cucchiai di zucchero di canna
80 g di uva passa
1 pizzico di timo
1 pizzico di dragoncello
sale
Per prima cosa ho eliminato la foglia più esterna e tagliato a listerelle sottili il cavolo rosso.
In una pentola capiente ho fatto scladare l’olio e vi ho rosolato leggermente il porro con lo spicchio d’aglio. Ho poi eliminato l’aglio ed ho aggiunto il cavolo a listarello. Ho fatto rosolare per qualche minuto e poi ho stufato con il vino. Quando ha ripreso il bollore, ho aggiunto lo zucchero, timo e dragoncello e una presa di sale.
Ho lasciato cuocere, semicoperto, facendo evaporare ed assorbire il vino. Se occorre, per proseguire la cottura aggiungere un poco d’acqua. Dopo 20 minuti, ho aggiunto l’uva passa e l’ho lasciata ammorbidire ancora per 10 minuti. I tempi sono indicativi, il cavolo deve essere morbido ma non spappolato.
Servire caldo accanto a carni particolarmente ricche.

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# 13 – Calendario dell’Avvento – Risotto cremoso alla zucca e nocciole

E’ giunto il momento di postare un’altra ricetta adatta per il menù della vigilia. 
Il menù comincia a delinearsi e sto pensando a una serie di piatti che possano essere approntati in anticipo per lasciare all’ultimo solo il tocco finale. Con l’antipasto si poteva preparare prima la crema di funghi, cuocendo all’ultimo solo le nuvole d’uovo.
Per questo risotto, basta avere la zucca già cotta a vapore o in forno e tagliata a cubetti e il brodo già caldo sul fuoco, per sbrigarsela in un battibaleno. Mentre il riso cuoce si possono infornare le nuvole e far proseguire la cottura finché il brodo non viene tutto assorbito. Mentre si finisce di gustare l’antipasto si fa riposare un po’ il risotto con il formaggio.
Poi non resta che impiattare in un modo carino.
In questi due piatti si è puntato ad ingredienti di base low cost, spendendo qualcosina in più per i complementi, come le nocciole, in questo piatto, o come i funghi nell’antipasto. Con questi piccoli particolari, da piatti quotidiani si può ricavare un menù di festa.

Questa volta io ho provato ad usare il riso integrale che necessita di una precottura parecchio lunga. Il risultato è un chicco grande e un po’ sgranato. Naturalmente per un risultato meno rustico, conviene usare un carnaroli raffinato, riducendo la cottura al solo tempo di risottatura.
La ricetta: Riso cremoso alla zucca e nocciole
200 g di riso carnaroli integrale
zucca
1/2 cipolla piccola
1 ramettino di rosmarino
olio evo
1 abbondante cucchiaiata di Taleggio morbido
1 cucchiaio di nocciole ridotte a granella grossa

sale
pepe
rosmarino

Per preparare il riso integrale:
Pesarlo e metterlo in un contenitore in cui sia possibile misurarne il volume: nel mio caso, ad esempio, riempiva una tazza, e quindi servivano due tazze e mezza di acqua per cuocerlo.
Ho lavato bene il riso e tolto eventuali impurità. 
Ho messo il riso in una pentola con la quantità d’acqua che richiedeva e nella stessa acqua ho messo anche delle verdure intere lavate, pelate, per insaporire come fosse un brodo vegetale: carota, sedano, cipolla, patata.
Ho fatto prendere bollore, aggiungendo anche un pizzico di sale, e ho calcolato circa 50 minuti di cottura del riso. Mescolare poco, altrimenti il chicco si spezza! Alla fine del tempo aveva assorbito tutta l’acqua. Ho tolto le verdure e fatto raffreddare il riso.
Da parte ho preparato la zucca passandola in forno finché non era morbida. Circa metà l’ho schiacciata con la forchetta, l’altra l’ho tagliata a cubetti.
Ho tritato la cipolla e l’ho fatta imbiondire in due cucchiai d’olio; ho aggiunto la zucca e il rosmarino e poco dopo il riso seguito da una mestolata di acqua bollente. Per insaporirsi, visto che praticamente il riso è quasi cotto, basteranno 5/10 minuti. Regolare di sale e pepe, tenendo conto che il Taleggio è un formaggio saporito. Al termine aggiungere le nocciole, mescolare bene e poi spegnere il fuoco, aggiungendo il Taleggio; coprire la pentola e far riposare per qualche minuto.
Quando il formaggio sarà ben sciolto e il risotto avrà preso un po’ di consistenza si potrà impiattare con l’aiuto di un coppapasta.
Per completezza sappiate che il riso integrale si può precuocere anche con la pentola a pressione…ma io non ce l’ho!! 😉

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# 11 – Calendario dell’Avvento- Di Blog in Blog

La lunga strada verso il Natale accompagna molti blog…tanto che l’attesa, come spesso accade, è molto più divertente della festa in sè.
Per questa giornata ho quindi pensato di segnalare alcune iniziative che hanno coinvolto i blog, giorno dopo giorno e, se ne scoprite altre, segnalatemele così che possa rimpolpare l’elenco!!

In cima alla lista c’è l’iniziativa di Gaia del blog Pane e Acqua di Rose che, per i giorni precedenti al Natale, ha pensato fosse bello condividere con i propri lettori gli indirizzi blog che più ci piacciono con una motivazione che ci spinga ad andare subito a curiosare.
L’iniziativa si chiama “Ti dono un blog“. Basta inserire il banner sul proprio blog e cominciare a condividere i propri preferiti. La condivisione si può effettuare anche su Instagram e Twitter con l’hashtag #tidonounblog e su Facebook.
Arriva poi Strawberry di Una Fragola al Giorno che ci invita a condividere un pensiero al giorno fino a Natale. In 25 Pensieri per Natale non sono direttamente coinvolti gli altri social, ma solo il blog di ciascuno, e il lieto pensiero, visto il carattere letterario del suo blog deve essere scritto. «(…)può essere collegato alle festività che stanno per arrivare (per esempio avete trovato delle decorazioni bellissime per Natale, volete condividere il ricordo piacevole di qualche Natale passato, scrivere una letterina a Babbo Natale, darci la ricetta di qualche dolce tipico natalizio, ecc.), (…) oppure può essere un pensiero legato alla vita di tutti i giorni ma che abbia un aspetto cozy, che regali un’atmosfera o una sensazione calda e accogliente, casalinga o semplicemente calorosa e amichevole…qualcosa che scaldi il cuore insomma (…)»
Linda del blog Pane Amore e Creatività ci propone ogni giorno un piccolo lavoro creativo, dedicato soprattutto ai bambini, ma anche a noi “grandi” per passare un po’ di tempo “intelligente” con loro e riscoprirci bimbi nell’animo. 
E se le sue creazioni hanno iniziato a parlare di Natale ancora prima del 1° dicembre, ogni giorno un piccolo lavoretto, o una filastrocca o un racconto ci accompagneranno lungo tutto il mese.
Concludo con l’iniziativa di Anna del blog Ultimissime dal forno che con Un biscotto al giorno…aspettando il Natale, ci offre fino al 25 dicembre un dolcino virtuale per l’ora del té (o della colazione, o della merenda…) per   una pausa biscottosissima! 
Inutile dire che me li sto segnando per poterli rifare!!

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# 9 – Calendario dell’Avvento- Wishlist

Oggi è il giorno dei libri e della Wishlist!! 
Amici all’ascolto, qui sotto ci sono alcuni libri che vorrei ricevere per Natale ed alcuni che ho già e che vorrei donare a chi è appassionato di cucina. Alcuni li ho sfogliati e mi hanno conquistato per le immagini, altri mi hanno stupito per le ricette, altri ancora sono già stati sfogliati migliaia di volte mentre ero ai fornelli.
I primi che vorrei segnalare sono tre libri che escono dalle pagine web per divenire cartacei.
Sono tre foodblogger, tra l’altro tra le mie preferite e se non si sono discostate troppo dai contenuti dei loro blog, anche i libri sono sicuramente dei capolavori.

– Giulia Scarpaleggia, del blog Jul’s Kitchen che in I Love Toscana, racconta la sua terra e le sue ricette. In uscita la settimana prossima.
– Claudia Ambu, del blog Mon Petit Bistrot che in Natale in Cucina, fornisce tante idee giocose e romantiche per gustarsi pienamente il Natale

– Shamira Gatta, del blog Lovely Cake, che in Alchimie in Cucina permette di fare il salto di qualità tra piatti di tutti i giorni e veri piatti da chef, grazie all’utilizzo della chimica e della fisica in cucina.

Ecco poi un libro della salute e del mangiar sano: 

– il nuovo libro di Marco Bianchi, appena uscito, Un anno in cucina con Marco Bianchi, strutturato come un diario, con le ricette per un’alimentazione sana ma anche all’insegna del gusto.

Vengono poi i libri del fatto in casa, per tutti coloro che vogliono preparare da soli pane, formaggi e altre delizie.

– Christine Ingram e Jennie Shapter, Il pane fatto in casa. E’ il libro che mi ha fornito i migliori spunti per la rubrica del pane, le ricette che ho provato sono tutte perfettamente riuscite, e i pani del mondo ci sono tutti, suddivisi per area di provenienza, con foto grandissime e accattivanti.

– Manuela Vanni, Fatto in casa. Come produrre quello che mangiamo. Dalle ricette di conserve ai formaggi freschi autoprodotti.

– S. Mancuso,  Fatto in casa. Ricette autentiche per pane, formaggi freschi, conserve, insaccati e dolci. Come sopra ma con una grafica eterea e raffinata.

Ancora tecniche  e ingredienti nuovi, oppure intramontabili:

– Keda Black, Il mio Corso di Cucina, Tecniche da chef, suddivise su tre livelli di difficoltà e spiegate nei dettagli per farci fare il salto di qualità in cucina.
– Daliah Giacoma Sottile e Nicola Michieletto, La Cucina dei Colori, pagine di carta riciclata, fotografie rustiche e dalla luce morbida per ricette suddivise per colore, con le indicazioni delle proprietà per tutti gli ingredienti usati, molti dei quali sono particolari e innovativi, per ricette dal colore e dal gusto nuovo.

– José Marechal, Menù Cocotte, per chi ama le ricette dall’aria francese e d’antan.

Questi i miei preferiti e ho fatto un grande sforzo per indicarne solo 10!!
Mercoledì prossimo a Torino presso l’NH Hotel Lingotto si svolgerà la cerimonia di premiazione di Libri da Gustare 2012, la competizione dedicata all’editoria enogastronomica e di territorio e verrà premiata anche Sandra Salerno del blog Un Tocco di Zenzero, assieme alle pubblicazioni del settore.
Per tutti gli altri piccoli doni, vi ricordo Emilia Mon Amour che contiene 33 ricette emiliano-romagnole descritte e fotografate da 15 foodblogger. Lo potrete acquistare in formato ebook a solo 5 euro, e tutti i proventi saranno devoluti al fondo Coldiretti per le aziende agricole danneggiate dal terremoto del 2012.
ai fornelli, ricette originali

# 8 – Calendario dell’avvento – Mandarino Day

Io non sono una grande estimatrice di questo frutto, ma dall’anno scorso, con la marmellata di mandarini, ho deciso che il profumo del mandarino debba essere il profumo del Natale, come una volta…
Eccoci giunti quindi alla seconda edizione del Mandarino Day!!
Questa volta ho voluto preparare una torta e partendo da una ricetta senza farina, trovata su un libricino di Anne Wilson, dove il dolce era fatto con la polpa frullata dei mandarini, ho fatto delle modifiche e delle aggiunte arrivando ad una vera e propria golosità.
Non possono mancare la farina di grano saraceno, che secondo me dà un grande carattere alle torte soffici, e le nocciole che mitigano l’asprigno dell’agrume.
Ne viene fuori  una torta gonfia e soffice, che spande il suo profumo per la casa già dalla preparazione della polpa di mandarino, fino a quando viene sfornata ormai pronta.

E’ il regalo perfetto per l’anziana signora che ancora si ricorda del Natale al profumo di mandarino e frutta secca.
La ricetta: Torta al mandarino e nocciole con farina di grano saraceno
180 g di polpa di mandarini (3 o 4 mandarini crudi)
2 uova grandi
120 g di zucchero di canna
40 g di panna liquida (o latte o yogurt bianco)
25 g di olio di semi

80 g farina 00
80 g di farina grano saraceno
50 g di nocciole sminuzzate grossolanamente

1/2 bustina di lievito per dolci
Per prima cosa bisogna preparare la polpa di mandarini. Ho messo i mandarini in una pentola, coperti di acqua fredda e ho portato a bollore. Ho fatto bollire per circa 40 minuti. Poi ho scolato i mandarini e li ho fatti intiepidire. Li ho tagliati a metà, ho eliminato i semi e poi li ho passati al frullatore, con tutta buccia. Ho raccolto la polpa ottenuta, pesandone 180g.
Ho montato le uova con lo zucchero finché sono diventate chiare e spumose; ho aggiunto la polpa di mandarino, l’olio di semi, la panna, mescolando bene ogni volta. Ho amalgamato al composto le due farine setacciate con il lievito in polvere ed infine ho aggiunto i pezzetti di nocciola.
Ho versato in una teglia da 20 cm di diametro e fatto cuocere in forno caldo a 175° per 30 minuti, controllando poi la cottura con uno stecchino.
Quando la torta era fredda l’ho spolverata con lo zucchero a velo.

Con questa torta al mandarino partecipo al contest di Morena in Cucina, Un Dolce al Mese, che per dicembre è incentrato sugli agrumi.

ai fornelli

# 7 – Calendario dell’Avvento – Polemiche

Dopo il momento solidarietà di ieri dedicato all’Emilia Mon Amour, oggi faccio un po’ di solidarietà a me stessa, riconoscendo il giusto tributo al mio “lavoro” di foodblogger, fatto sempre con passione e, come si dice, aggratis.
Mi scuso fin d’ora della lunghezza del post, ma mi è sembrato giusto, dopo alcuni fatti successi nelle scorse settimane, quando alcune colleghe blogger sono state vittime di copiatura da altri pseudoblog di cucina. Noi abbiamo un copyright, ma sostanzialmente non ci tutela in nulla e, se sul web i contenuti possono poi venir cancellati, sulla carta stampata è un’altra cosa!
Tutto inizia così: questo il commento, arrivato il 13 novembre, sotto al post dell’11 marzo 2012, dove raccontavo e fotogravo il Kringle Estone.
Questo il commento, arrivato il 13 novembre, sotto al post dell’11 marzo 2012.
Il giorno dopo, naturalmente, ho comprato la rivista Sale & Pepe e l’ho sfogliata da cima a fondo nel tragitto tra il giornalaio e casa: ecco la rubrica Assaggi Sapori e Profumi dal Mondo a cui fa riferimento il commento della misteriosa lettrice.
La leggo in ascensore. Qualcosa – giusto qualcosa – mi è familiare. Il titolo del trafiletto ad esempio, 
il fatto che abbiano usato la farina di segale per pane (i molini a pietra mi perdonino, ma io quella volta avevo usato una farina del Lidl per pane nero che avevo in casa), il fatto che nel ripieno sia indicata proprio la mela verde con le stesse mie spiegazioni.

Arrivo a casa, riapro la pagina del mio blog e leggo con attenzione ciò che avevo scritto l’11 marzo.
Mi accorgo che nella ricetta avevo scordato la cannella, pur indicandola nel titolo…ripercorro i passaggi della ricetta e le dosi indicate…la somiglianza mi sembra imbarazzante!!
la mia ricetta fotografata dal blog:
la ricetta del kringle fotografata da Sale&Pepe:
Hanno giustamente aggiunto tra gli ingredienti il tuorlo, per la spennellatura finale, e la cannella, che io ho dimenticato di scrivere, come ho già detto, ma di cui avevo lungamente parlato nel post.
La foto non è mia, peccato, perchè era venuta davvero bene!!

A questo punto scrivo un’email alla direttrice della rivista facendole presente che il fatto di avere un foodblog impegni tempo, molto tempo, nella sperimentazione delle ricette e nella ricerca di informazioni che rendano piacevole la lettura anche ai miei -relativamente pochi- followers. Da quando sono in questo mondo, vedo tante persone che si impegnano a produrre un blog che sia il più professionale possibile, a seconda delle inclinazioni di ciascuno: c’è chi punta sull’homemade e propone nuovi metodi di risparmio e di autoproduzione, c’è chi cura le fotografie, chi investe in corsi e chi cura i testi, raccogliendo informazioni, facendo collegamenti, ricercando  le caratteristiche dei prodotti e segnalando i buoni produttori.

La direttrice del giornale non mi risponde affatto: semplicemente gira la mia mail alla sua collaboratrice, colei che ha scritto l’articolo.
La redattrice in questione mi risponde di essere subito andata a rivedersi le fonti che aveva utilizzato per scrivere l’articolo e mi dice che 
«ho visto che in realtà la sua ricetta risulta familiare perché riportata pari pari da altri siti da me consultati, come Cibus: in particolare, per quanto riguarda le dosi, sono “praticamente identiche” perché fondamentalmente corrette per un’ottima riuscita del dolce, e riportate anche da altri food blogger come»:
– l’estone http://www.justlovecookin.com/2011/11/estonian-kringel.html (che le ha spiegato il giusto procedimento di formazione della treccia…peccato che no, non è estone come dice lei!! E’ rumena e scrive in rumeno, oltreché in inglese, ma dubito che le parti scritte abbiano attirato l’attenzione. Poco importa che la blogger di JustLoveCooking era citata anche da me nella ricetta, per dare un riferimento per arrotolaro correttamente il kringle!)
-l’italiana http://laformuladelbiscotto.blogspot.it/2011/11/esperimento-26-kringel-estone.html (che non ha farcitura!)
– la francese http://saveursetcuisine.canalblog.com/archives/2012/12/04/25702176.html (farcita con gocce di cioccolato!)
– l’italiana http://violettaskitchen.blogspot.it/2012/02/kringel-estone.html (stessa identica ricetta di justlovecooking!)
– l’italiano http://dolcinema.blogspot.it/2012/09/estonian-kringle.html (con le albicocche disidratate!)
– il blog di Claudia Ambu, Mon Petit Bistrot che avevo citato anch’io.
Peccato che le ricette (e le dosi!) non siano identiche alla mia, come la signora dice. I link corretti me li sono andati a cercare io, visto che la redattrice mi ha dato l’indirizzo di qualche homepage e il nome dei restanti blog. 
Riguardo Cibus, come molti di voi sapranno già, si tratta di un aggregatore di blog di cucina a cui ho chiesto di pubblicare i miei contenuti e loro, correttamente, lo fanno, con un preciso riferimento al mio blog.
La signora redattrice dice ancora: 
«Non posso escludere quindi che, se mi sono ritrovata davanti più volte la sua ricetta o una molto simile con relative info in contesti diversi, una volta riscontrata l’evidente correttezza, io ne abbia essenzialmente assimilato la forma.»
Credo di essere stata esauriente!
Ora scusatemi, vado ad assimilare la forma della Divina Commedia…

ps. grazie alla misteriosa Daniela, senza la quale non avrei mai saputo che la mia ricetta era stata scelta per essere pubblicata su Sale&Pepe senza il mio nome.
pps. quella del kringle è una ricetta tradizionale, io non ho inventato niente! Però la “somiglianza” di dosi e procedimento mi sembra evidentissima.

ai fornelli, eventi&co

# 6 – Calendario dell’Avvento – Emilia Mon Amour

Eccoci giunti al giorno 6 e ad un argomento molto importante!
E’ uscito Emilia Mon Amour, l’ebook curato e sviluppato da Cecilia e Micol del blog Muffin e Dintorni.

Dietro questa fetta di mortadella si nascondono le 33 ricette delle foodbloggers che hanno pensato di fare qualcosa dopo la tragedia del terremoto in Emilia. Noi siamo brave a parlare di cibo, lo diciamo sempre, e anche questa volta abbiamo unito le ricette emiliane, che abbiamo cercato-studiato-riprodotto a casa nostra, ai pensieri che questo evento disastroso ci ha ispirato.
Ogni pagina del libro è una pagina dei nostri blog, e come tale conserva quel tanto di quotidiano che ogni giorno mettiamo in rete.
Mercoledì dopo mercoledì, la notizia che si raccoglievano ricette per l’Emilia si è diffusa e la mole di ricette è aumentata fino a divenire tanta da formare un ebook. 
Il lavoro di Micol e Cecilia è stato enorme: hanno raccolto e ordinato tutto il materiale secondo un criterio, hanno inserito le loro ricette di famiglia, hanno curato i rapporti con il grafico che ha offerto la copertina e con la casa editrice: troverete tutte le informazioni qui.
Quello che possiamo fare ora per l’Emilia è acquistare l’ebook che è in vendita al prezzo di 5 euro direttamente sul sito EbookEditore, sapendo che l’intero ricavato sarà devoluto al fondo Coldiretti a sostegno delle imprese agricole, in difficoltà dopo il terremoto di maggio 2012.
Le mie ricette sono alle pagine 36, 40, 42, 53, 61 e 77. 
E’ una grande emozione far parte di questo ebook ed ora la speranza è di poterlo presentare anche con una grande VERA cena, cucinata da noi foodbloggers…e visto che siamo riuscite in così poco tempo a creare un libro, non è detto che non si riesca anche a far questo!! 😉
Teniam bota!!
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