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Setacciate le farine con il sale. Impastate con acqua e olio e formate un’impasto mordido, aggiungendo una spolverata di farina se risultasse appiccicoso. Formare un panetto e farlo riposare per mezz’ora.
Formare 9-10 parti uguali e ricavarne delle palline che verranno tenute al riparo dall’aria.
Prendere una pallina, stenderla con il mattarello e l’aiuto di poca farina fino a formare un disco di 15 cm di diametro. Spennellare con il burro fuso e piegare a metà. Rispennellare e piaegare ancora a metà. Riporre questo triangolo sotto una pellicola e procedere con le altre palline, fino ad esaurire l’impasto.
Scaldare una padella piatta oppure una piastra per crepes sul fornello.
Nel frattempo riprendere il primo triangolo e schiacciarlo ancora con il mattarello, fino ad ottenere un triangolo sottile con il lato di 15-18 cm. Spennellarne un lato e metterlo sulla piastra ben calda. Far cuocere per un minuto, finche non si formano delle piccole macchioline marroncine, poi spennellare il lato in alto e rigirare la parathas, facendo cuocere per un altro minuto.
Procedere con tutte le parathas, tenendo in caldo quelle già cotte. Si possono eventualmente riscaldare ancora un attimo sulla piastra appena prima di servire, per farle tornare croccanti.
Questa ricetta partecipa all’Abbecedario Culinario Mondiale per la B di Balarampur, India, ospitato dal blog di Cindy.
Ci vediamo dal 18 in Australia… 😉
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-Approccio esotico: si concentra sugli aspetti meravigliosi della
cultura dell’India. Il focus di questo approccio alla comprensione della
cultura indiana è quello di presentare il diverso, lo strano e come Hegel ha detto, “un paese che esiste da millenni nella fantasia degli europei.”
-Approccio di superiorità: essa assume un senso di superiorità e di
tutela necessarie per trattare con l’India. (…)
-Approccio curatoriale: si tenta di osservare, classificare e
registrare la diversità della cultura indiana in diverse parti
dell’India. I curatori non guardano solo alla stranezza, non valutano in
base alle priorità politiche, e tendono ad essere più liberi da
stereotipi. L’approccio curatoriale, tuttavia, ha una tendenza a vedere
la cultura indiana come più speciale e straordinariamente interessante
di quanto in realtà non sia.>>
Della mia idea di India restano i colori.
Ho deciso di partire dalle basi, dal pane, anche perchè con questo Naan è stato amore a prima vista.
Si gonfia nel forno caldo come un palloncino e una volta sgonfiato resta morbido. Spennellato di ghee o di più semplice burro fuso e insaporito da aromi è come una focaccia e può essere accompagnato a verdure oppure gustato da solo. Io ho scelto di aromatizzarlo al cardamomo e pepe nero, ma le alternative sono infinite. Qui ad esempio trovate quello di Tamara con il curry.
Ed ora la ricetta che è facilissima.
La ricetta: Pane Naan
225 g di farina
2,5 g di sale
10 g di lievito di birra fresco
60 ml di latte tiepido
30 ml di yogurt bianco
15 ml di olio vegetale (per me girasole)
1 uovo piccolo
per spennellare
30 g di burro fuso
pepe nero macinato al momento
cardamomo in polvere
Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido. Setacciare la farina in una ciotola e poi aggiungervi latte e lievito, cominciando ad impastare, e proseguire con lo yogurt, l’olio, l’uovo ed infine il sale. Impastare finchè l’impasto non è soffice e liscio. Coprire la ciotola con pellicola e mettere a lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido.
Sgonfiare l’impasto. Accendere il forno a 230° e farlo scaldare con una teglia all’interno.
Nel frattempo dividere l’impasto in 4 pagnottine. Stenderle con il mattarello fino a formare una forma a goccia, spessa 0,8-1 cm.
Scaldare sul fornello una padella larga o da crepes.
Quando il forno è ben caldo, aprire lo sportello e velocemente depositare un naan sulla pastra, richiudendo subito. Il naan si gonfierà come un palloncino e dovrà cuocere per 4 minuti. Sfornatelo e deponetelo sulla padella rovente, per appena un minuto: si deve giusto colorare.
Ripetere l’operazione con tutti i naan, tenendoli poi al caldo sotto un panno.
Al momento di servire, meglio se tiepidi, spennellare con buro fuso (o ghee) e aromatizzare con pepe nero macinato al momento e polvere di cardamomo
Questa ricetta partecipa all’Abbecedario Culinario Mondiale per la B di Balarampur, India, ospitato dal blog di Cindy.
La ricetta: Keke fa’i ricetta tratta da Samoa Food leggermente modificata.
(per uno stampo piccolo da 18 cm)
1/2 cup di farina 00
1/4 cup di farina di cocco
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
1 pizzico di sale
65 g di burro morbido
1/4 cup + 1 cucchiaio di zucchero di canna
1 uovo
i semini di un pezzetto di bacca di vaniglia
1/2 cup di banana molto matura schiacciata
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/4 cup (scarsa) di latte
Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera.
Scaldare il forno a 180°C.
Mescolare insieme farina, sale e lievito.
Lavorare il burro morbido assieme allo zucchero. Aggiungere l’uovo, i semini di vaniglia e infine la banana.
Aggiungere questo composto agli ingredienti secchi preparati in precedenza.
Sciogliere il bicarbonato nel latte caldo e poi aggiungere il tutto all’impasto.
Infornare per 30 minuti e fare la prova stecchino per valutare la cottura, prima di sfornare.
Più brevemente, se volete partecipare ricordatevi la regola delle 4W:
Il post deve includere un riferimento all’evento e al blog ospitante, mentre l’utilizzo del logo dell’evento (ovvero l’immagine che vedete un po’ più su) è facoltativo (ma gradito). Potete anche utilizzare ricette dal vostro archivio: basta aggiungere il riferimento all’evento e procedere come sopra.
Se è tutto chiaro, ecco quindi il calendario, non fatevi spaventare dalle date, il viaggio sarà piacevolissimo in nostra compagnia!
Viaggiare con noi è gratis, si apprendono tante cose e troverai sempre un sorriso, che aspetti a preparare il trolley anche tu?