I golosi rabatòn, il Monferrato e Mayno della Spinetta
Una storia che pare un romanzo e un personaggio che incantò anche Stendhal che, a ragione, lo inserì nel suo scritto “I briganti in Italia” scrivendo:
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Una storia che pare un romanzo e un personaggio che incantò anche Stendhal che, a ragione, lo inserì nel suo scritto “I briganti in Italia” scrivendo:
Potete leggere tutto a questo link e tener presente questo albergo, se cercate un posto che sia proprio nel centro di Alessandria, a 5 minuti dalla stazione ferroviaria ed altri 5 dalle vie dello shopping.
To do list per una prossima visita:– un lungo giro da foodblogger nella via San Lorenzo, la via dei negozi di alimentari e gastronomie, perchè ad Alessandria se c’è qualcosa di speciale a tavola allora “viene da via San Lorenzo”;– visitare la fabbrica Borsalino, doe nasce il cappello più famoso al mondo, che ha dato tanto all’economia di questa città;– assaggiare la Polenta di Marengo, la torta più celebre di Alessandria a base di farina di mais.
To do list per una prossima visita:
– vedere da vicino quel che resta dell’antico acquedotto romano;
– fare un giro a Visone da Canelin, rinomatissima dolciaria del territorio che produce torroni al miele con le nocciole della zona;
– provare una delle ricette acquesi a base di baccalà, che ricorda quanto questa zona sia vicino alla liguria e al mare;
– scoprire qualcosa dell’antico quartiere ebraico di Acqui.
To do list per una prossima visita:– fare questa benedetta rilassante passeggiata sulle colline;– scoprire qualcosa di più su Novi Ligure che è bellissima, una piccola Genova dai palazzi nobiliari dipinti e dai superbi misteriosi cortili.
To do list per una prossima visita:– mangiare tutto – ma proprio tutto, anche quello che stavolta non ci stava- l’Agriturismo Vallenostra è da incorniciare in quanto a qualità del cibo, con la certezza che tutto quello che arriva sulla vostra tavola è prodotto da loro stessi;– fare un giro nei paesi fantasma, paeselli della zona che a causa dell’emigrazione hanno perso gran parte dei propri abitanti;– trovare una cantina di Timorasso per una degustazione guidata: è un vino che merita!
Se volete dettagli sulla sfida culinaria potete guardare questo link.
Qui il nostro pranzo kosher, sintetizzato in un’immagine:
Subito dopo tocca a Sant’Evasio, il Duomo, capolavoro del romanico perfettamente conservato:
Non possiamo passare da Casale senza rendere omaggio ai suoi Krumiri, i biscotti nati in una serata di bisboccia, dedicati ai baffi dell’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele.
Prendiamo giusto un biscotto per darci la carica e per consentirci di arrampicarci fino in cima alla Torre Civica, 60 metri di altezza, dalla quale si gode la vista di tutta Casale.
L’ultima visita la merita il Teatro Municipale, coevo del Teatro alla Scala di Milano, una vera bomboniera ottocentesca, considerato uno dei più belli del Nord Italia per gli interni, paragonabili a quelli del Teatro Carignano di Torino, e ancora centro della vita culturale di Casale.
To do list per una prossima visita:– una più lenta visita della città: ci sono molti palazzi e monumenti da visitare, alcuni molto belli che meritano più tempo;– il castello dei Paleologi, 900 anni di storia, per me da non perdere;– un giro per il Monferrato casalese, la cui dolcezza abbiao potuto solo intuire e che vanta luoghi e viste davvero commoventi.
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domenica 8 giugno 2014
Ultimo giorno di #feelingoodmonferrato.
La giornata è dedicata al mondo del food, ma il tema è insolito. Infatti, mentre ci addentreremo nel territorio di Casale Monferrato, indagheremo le usanze culinarie di una presenza importante nei secoli nel territorio, la presenza della comunità ebraica.
Intanto ci siamo lasciati stupire da un paesaggio incantevole, una sorpresa, campi gialli di grano che sembra di essere molto più a sud.
A Casale ci attendono al Ristorante La Torre presso l’Hotel Candiani, dove lo chef Roberto Robotti ci guida in un vero e proprio viaggio del sapore. Le regole dell’alimentazione kosher – consentita a chi è osservante – sono davvero tante.
Le principali riguardano le carni e i pesci e le uova. Severamente proibita è la mescolanza tra le carni e i derivati del latte, il mangiare cibi prepararti di sabato, la carne di maiale e di crostacei e molluschi, ma questa è solo una semplificazione. In realtà le prescrizioni sono davvero articolate, un vero stile di vita rigoroso, che però è anche affascinante da indagare per scoprirne le ragioni.
Lo Chef Robotti inizia la sua lezione di avvicinamento alla cucina kosher dal pasto tipico di Pesach: un pasto rituale che si consuma prima del vero pasto: erbe amare, erbe aromatiche, le azzime, l’uovo sodo, la zampa di capretto o la barbabietola, la composta dolce con miele e frutta secca.
Tutto questi cibi hanno un preciso significato |
In un solo collage non riesco a rendere l’idea di quale capolavoro del romanico essa sia |
sabato 7 giugno 2014
La giornata di sabato per #feelingoodmonferrato è quella dedicata all’outdoor. Ci aspettano attività all’aria aperta.
La prima si svolge all’Agriturismo Podere La Rossa, situato su un crocevia di strade tra i territori di Morsasco, Cremolino, Trisobbio e Prasco.
Il territorio è tra l’acquese e l’ovadese, tra terre da vino, castelli e boschi. Qui siamo chiamati ad immergerci nella natura circostante l’Agriturismo e, con poche indicazioni preliminari, metterci alla prova. “Vedo-tocco-annuso” è la parola d’ordine.
“Vedo” comporta il tentativo di riconoscimento delle sagome dei castelli circostanti, con l’aiuto dlla mappa, e delle tracce di animali.
Per quanto riguarda i castelli devo davvero dirvi cosa son riuscita a riconoscere nella foschia? |
L’opinione che andava per la maggiore era che si trattasse dell’impronta di un cinghiale: si capisce che siamo cittadini? |
Per ciò che riguarda il “Tocco” me la sono cavata meglio:
Abbiamo imparato a riconoscere il Dolcetto dal colore delle sue venature e dalla grana della sua foglia e a distinguerlo dal Barbera |
Ecco la quercia:
e l’acacia:
Con il vino è stato per me più semplice completare l’esperienza “Annuso”:
Il profumo di confettura di prugna l’ho sentito, i tannini è impossibile non sentirli, il grado alcoolico lo sentiremo anche dopo |
In contemplazione degli archetti/glicerine della struttura del Dolcetto |
Il Dolcetto si fa in vigna mentre il Barbera si fa in cantina: è dotato di un’acidità più spiccata che consente di abbinarlo alla carne |
Nella seconda boutique, Onires, i pois non mancavano… l’idea di un look campestre, ma anni ’50-’60 mi solleticava la fantasia…ma qui da Onires non c’era ancora quel che cercavo.
é la volta di un negozio di solo abbigliamento maschile: Trimmer’s
Grazie all’aiuto di Silvia sono pronta in 5 minuti e sono pure la prima a condividere il mio selfie per la sfida della mattinata!
La sfida è aperta però! Solo chi riceverà più like sui social avrà dieci punti in più per cercare di vincere #feelingoodmonferrato!
Finito il pranzo tutti in pulmino verso le terme di Acqui,
giovedì 5 giugno2014
Ecco il mio compagno di stanza, mi aspettava qui: che #feelingoodmonferrato abbia inizio! |
Lo Chef ci racconta la cena e va particolarmente fiero del suo pane e delle sue salse: un invito a fare scarpetta? |
Ci dicono che è un amuse-bouche e noi non ci facciamo pregare per divertirci: lingua di manzo scottata su salsa di capperi con insalatina di stagione e fiore di zucca in pastella |
Stasera il tonno è di gallina, adagiato su crema di ricotta di pecora con nocciole e accompagnato da spinacino fresco |
Tajarin con ragù di coniglio e asparagi: finissimi e saporiti, una vera delizia! |
E nel piatto restò solo un fegatino! |
La salsa non ci è stata svelata! Manzo cotto a bassissima temperatura (dalla sera precedente) su salsa al pomodoro e…qualcos’altro…con puré di patate e barba di frate croccante. |
Dulcis in fundo…più dolce di così! Meringa, con fragole, crema pasticcera e caramello! |
La giornata di domani sarà più impegnativa… è già arrivato il tweet personale per la fashion avventura di domani: +atlalexala mi scrive:
#feelingoodmonferrato andrà in giro x i negozi di#Alessandria.@AleGiovanile farai una GITA IN CAMPAGNA con l’abito giusto: trovalo!
Ho già qualcosa in mente, chissà se riuscirò a trovarlo! 😀
Ed ora buonanotte!
<<…Era una principessa. Ma come l’avevano ridotta la pioggia
e il temporale! L’acqua cadeva a rivoli dai suoi capelli e dai suoi vestiti, e
le entrava nelle scarpe, uscendone dalla suola. Tuttavia ella si presentò
affermando di essere una vera principessa. “E’ ciò che sapremo presto
” pensò la vecchia regina, e senza dire nulla a nessuno entrò in una
camera e mise un pisello nel letto che era in mezzo alla stanza. Quindi prese
venti materassi, li stese uno sopra l’altro sul pisello, e vi aggiunse ancora
venti piumini. Era quello il letto destinato alla principessa sconosciuta. La
principessa venne accompagnata nella camera che le era stata destinata, e si
coricò…>> [H. C. Andersen]