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per il ripieno:
150 g di frutta disidratata mista (papaya, mango, ananas, cocco)
45 g di Rhum
100 g di mandorle spellate e tostate
buccia grattugiata di ½ limone
½ uovo
20 g di burro
½ cucchiaio di miele
50 g amaretti secchi tritati
Giovedì: ho messo la frutta disidrata a bagno nel rhum, dopo averla tagliata a dadini. Ho coperto e tenuto in frigo per tutta la notte.
Venerdì mattina: Ho preparato una biga con 75g di farina, 35g d’acqua e 1g (un pizzichino) di lievito. Dopo un’impastatura veloce ho coperto con pellicola e messo a lievitare a temperatura ambiente (25°) per 12 ore.
Ho poi finito di preparare il ripieno mescolando alla frutta disidratata ammollata nel rhum, anche le mandorle tritate grossolanamente , la buccia di limone e gli amaretti sbriciolati, poi il burro fuso e il miele. Ho coperto e riposto in frigo.
Venerdì pomeriggio:
Ho preparato un poolish con 100g di latte tiepido, 50g di farina, zeste grattugiate di ½ limone, 3g lievito. Ho coperto e lasciato a temperatura ambiente per 4 ore, in un luogo riparato e lontano da fonti di calore.
Venerdì sera:
Ho preso il poolish ormai gonfio e l’ho mescolato. Ho preparato una pastella con gli ultimi 3,5 g di lievito, il miele, 20gr di acqua e 20g di farina e lasciato gonfiare. Poi ho unito a questa pastella il poolish.
Ho pesato 105 g di farina, e l’ho aggiunta quasi tutta ai preimpasti, cominciando a mescolare per farla assorbire. Si forma quasi subito un impasto consistente. Ho aggiunto la biga a pezzi e poi successivamente, sempre mescolando energicamente, ½ tuorlo, 40g di zucchero, la farina rimanente ed incordato. Ho poi inserito 30g di burro morbido, lasciato a temperatura ambiente per un’ora, con i semini della bacca di vaniglia. Con l’inserimento del burro l’impasto diventa lucido ed elastico e la consistenza migliora. Ho cominciato ad impastare all’interno della ciotola con una mano, sollevando l’impasto e tirando verso l’alto. Ho lavorato per un po’ in questo modo, fino ad ottenere un impasto elastico e ben legato. Poi ho coperto con pellicola e lasciato riposare per un’ora a circa 28°, in forno spento.
Ho ripreso l’impasto, l’ho impastato per qualche istante e poi, mescolando nuovamente con il cucchiaio, ho aggiunto gradualmente ½ albume seguito da circa metà della farina rimanente; ad assorbimento ho unito ½ tuorlo con metà dello zucchero; poi ancora farina, l’altro ½ tuorlo, con zucchero e sale. Ho impastato con cura, poi aggiunto il burro morbido con la buccia di limone grattata, come fatto prima, impastando con la mano verso l’alto, ribaltando diverse volte l’impasto. Ho coperto e trasferito di nuovo in forno tiepido per circa mezz’ora.
Passato questo tempo ho rovesciato l’impasto sulla spianatoia – sarà ancora molto morbido – ed ho fatto un giro di pieghe del tipo 2, ovvero portando porzioni di impasto verso il centro, per tutta la circonferenza della palla di impasto. A questo punto ho rimesso la palla di impasto in una ciotola infarinata, coperto con pellicola unta e posto in frigo fino al mattino.
Sabato:
Ho tirato fuori dal frigo l’impasto e lasciato riscaldare per un’oretta.
Ho preparato uno stampo di carta forno per la gubana, del diametro di 17-18 cm, pinzandolo molte volte con i punti metallici dal lato esterno.
Poi ho steso con il mattarello un ovale di pasta spesso circa 1/2 cm.
Ho aggiunto l’uovo al ripieno, mescolando bene e poi l’ho steso sull’ovale di pasta lasciando due cm di bordo esterno, spennellato con albume. Ho arrotolato in diagonale, stringendo e allungando l’impasto simultaneamente. Poi ho attorcigliato il tutto come fosse una chiocciola, mettendo il capo terminale sotto al tutto e depositando la gubana nello stampo di carta forno.
Ho fatto lievitare in forno spento fino al raddoppio (circa 1 ora- 1 ora e mezza). Poi ho riscaldato il forno a 180° e intanto spennellato la gubana con l’ultimo albume restante e poi cospargendo di zucchero di canna.
Ho infornato per 45 minuti, facendo attenzione che la superficie non si scurisse troppo.
Una volta sfornata si lascia raffreddare la gubana avvolta da un panno di cotone, su una gratella che la faccia raffreddare anche sulla superficie inferiore.
La ricetta: Torta frolla con crema e mele per Fra
Base di pasta frolla:
300 g di farina
125 g di burro
125 g di zucchero
3 tuorli con un pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci
qualche cucchiaino di latte
Crema senza uova:
300 ml latte intero
85 g zucchero semolato
25g farina
cannella in polvere
Mele:
4 mele medie (2 golden e 2 fuji per avere diverse consistenze)
1 cucchiaio di burro
4 cucchiai di zucchero semolato
vino bianco
cannella in polvere
Copertura:
1 pasta sfoglia pronta già stesa
zucchero di canna
albume avanzato dalla frolla
Per la frolla di base, ho mischiato farina, zucchero e lievito. Ho ottenuto delle briciole di impasto aggiungendo il burro tagliato a cubetti e poi ho aggiunto velocemente i tuorli, fino ad ottenere l’impasto. Ho aiutato la presa con qualche cucchiaino di latte freddo.
Poi ho messo a riposare la frolla per 30 minuti in frigo.
Nel frattempo ho preparato la crema: ho messo a scaldare il latte e intanto mischiato farina e zucchero; ho iniziato ad aggiungere poco latte, mescolando per amalgamare. Poi ho aggiunto gradualmente il resto del latte ormai caldo, ma non bollente. Ho messo sul fuoco il pentolino e, continuando a mescolare, ho fatto addensare, aggiungendo la cannella secondo il gusto personale. Poi ho tolto dal fuoco e lasciato intiepidire.
Ho steso la frolla sulla carta da forno nello spessore di 5 mm e l’ho poi posizionata in una teglia dal bordo alto. Tutt’intorno ho ricavato un cordone di pasta un po’cicciottello. Ho coperto con un foglio d’alluminio su cui ho messo dei fagioli secchi che uso per la cottura in bianco.
Ho fatto cuocere per circa 20 minuti a 175°. La torta ritornerà in forno per la cottura della sfoglia superiore e quindi non bisogna esagerare con il primo passaggio.
Mentre la base cuoceva ho sbucciato le mele e le ho tagliate a cubetti abbastanza grossi. In una padella larga ho messo un cucchiaio di burro e l’ho fatto sciogliere. Ho versato i cubetti di mela e aggiunto lo zucchero. Ho fatto rosolare le mele, aggiungendo un goccino di vino bianco e poi eliminando il liquido in eccesso. Le mele devono ammorbidirsi ma restare abbastanza sode. Ho completato con una spolverata leggera di cannella.
Nella frolla, ormai cotta ma non dorata, ho messo uno strato uniforme di crema tiepida, poi ho aggiunto le mele a cubetti, abbondando di più verso il centro della torta.
Ho coperto le mele con la sfoglia pronta, rimboccando la pasta all’interno del cordone di frolla che deve restare esterno. Con la punta di un coltello ho ricavato dei taglietti nella sfoglia, poi l’ho ben spennellata di albume e ricoperta di cristalli di zucchero di canna.
Ho infornato per circa 20 minuti, a 175° facendo attenzione che dorasse ma non scurisse troppo.
Ho messo a preparare circa 500 ml di brodo vegetale con acqua, olio, sale, e queste verdure: patata, porro, salvia, e carota.
Ho rosolato la cipolla, tagliata a dadini finissimi, in due cucchiai d’olio evo, senza farla scurire. Quando si era asciugata ho cominciato a bagnarla di vino bianco per farla stufare dolcemente, e successivamente di goccini di acqua calda.
Quando la cipolla è diventata trasparente ho aggiunto il riso e ho alzato il fuoco. Ho fatto tostare il riso e poi ho iniziato ad aggiungere il brodo vegetale fino a coprirlo.
Man mano che il risotto cuoceva ho ripetuto questa operazione tre volte.
Quando il riso era cotto ho aggiunto il salmone sminuzzato finemente e una noce di burro ed ho spento il fuoco e coperto la pentola. Ho fatto riposare per cinque minuti perchè i sapori si amalgamassero
Prima di impiattare ho aggiunto il cucchiaino di senape e ho mescolato bene.
Nello stampo quadrato ho messo uno strato di risotto, ho formato una cavità al centro e vi ho deposto un cucchiaino ben colmo di Fiordifrutta di mora di rovo, infine ho coperto con un altro strato di risotto. In cima ho colorato con qualche goccia di Fiordifrutta spalmata ed ho accompagnato da senape sul piatto.
Ho tagliato la carne di maiale a cubetti di 1,5cm di lato (più o meno) e l’ho bagnata con mezzo bicchiere di vino bianco.
Ho sbucciato la mela e tagliato a cubetti anche questa.
In una padella ho versato due cucchiai d’olio e ho fatto rosolare la cipolla e la mela per qualche minuto. Poi ho aggiunto il maiale, scolato, e dopo qualche minuto il suo vino bianco. Ho proseguito la cottura, facendo asciugare un pochino e nel frattempo ho aggiustato di sale, pepe e spezie e aggiunto le noci spezzettate. Tagliato a cubetti così piccoli, il maiale cuoce in un attimo.
Poi ho spento e lasciato in caldo, mentre preparavo i gusci di sfoglia.
Ho acceso il forno a 180°.
Una volta sfornati, ho messo un pie in ogni piattino, e decorato con i cuoricini! <3 <3 <3
Se trovate la cosa un po’ sdolcinata…fate delle stelline, ecco! 😀
Con questa ricetta vorrei partecipare nella categoria “salati” al contest “Capolavori da Gustare” di Fujiko del blog “La ricetta della felicità” in collaborazione con ConGusto, scuola di cucina.