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inverno

ai fornelli, ricette originali

Crema di porri e patate con stelline di polenta al curry

Tra gli ingredienti dell’ultima ricetta del mese di novembre non poteva mancare un’altra crema vellutata questa volta con l’amico porro!!
Ingrediente insostituibile di saporiti soffritti e brodini aromatici, non bisogna affatto relegarlo al ruolo di ingrediente secondario.
Pare che il faraone Cheope ricompensò con cento mazzi di porri un suo medico che l’aveva fatto guarire da una terribile infezione urinaria; il porro poi rappresentava uno dei cibi preferiti dell’imperatore Nerone che ne mangiava in grande quantità per schiarirsi la voce, prima delle sue esibizioni canterine.
Molte delle caratteristiche che gli attribuivano gli antichi sono le stesse che venivano attribuite alla cipolla, altrettanto antica e appartenente alla stessa famiglia, come quella di essere un potente afrodisiaco.
Nel Medioevo la scuola medica salernitana ne conferma le proprietà toniche, la capacità di curare le infiammazioni respiratorie e di aumentare la fecondità nella donna.
Scientificamente è stato dimostrato che il porro è un vero toccasana per le vie respiratorie, decongestionante ed efficace per far curare la raucedine, è anche utile per combattere l’obesità ed abbassare il colesterolo, ricco di magnesio per il sistema nervoso, di calcio per la pelle e le ossa e di vitamine.
A Cervere, in provincia di Cuneo, si tiene ogni anno una sagra in suo onore ed esiste per questo anche un “Palaporro”.
E infine guardate qui: 

questo è lo stemma del Galles e quell’ortaggio stilizzato ripetuto quattro volte altro non è che il nostro nobile porro!

La ricetta: Morbida crema di porri e patate con stelline di polenta al curry

Per la crema di porro:
3 porri
1 grossa patata
1 spicchio d’aglio
mezzo cucchiaino di timo essiccato
500 ml di brodo vegetale
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
olio
sale

Per le stelline di polenta:
3 cucchiai di polenta gialla precotta
1/2 cucchiaino di curry
acqua (vedi quantità sulla confezione)
sale

Ho fatto lessare la patata, l’ho sbucciata e schiacciata con la forchetta.
Nel frattempo ho preparato del brodo vegetale, con carota, porro, salvia, patata, olio e sale.
Ho tagliato i due porri a rondelle sottili e li ho messi in una casseruola con due cucchiai d’olio e l’aglio. Ho fatto soffriggere leggermente, poi ho eliminato l’aglio e aggiunto tre mestoli di brodo vegetale. Ho fatto proseguire la cottura per qualche minuto. Poi ho frullato il tutto.
Ho rimesso la crema nella casseruola, ho aggiunto la patata schiacciata, ho aggiustato di sale ed aggiunto brodo fino a raggiungere la consistenza desiderata. Per ultimo ho versato il timo, ho mescolato e coperto.

Ho preparato la polenta facendo bollire in un pentolino piccolo l’acqua necessaria a far cuocere tre cucchiai di polenta precotta, calcolando la proporzione sulle istruzioni della scatola. Nell’acqua in ebollizione ho aggiunto un pizzico di sale e mezzo cucchiaino di curry in polvere e successivamente la polenta. Ho mescolato con cura, fino all’inizio del rassodamento, poi l’ho versata in un piatto piano bagnato e l’ho lasciata 20 minuti a solidificare. Poi l’ho tagliata a stelline con un taglia biscotti.
Ho scaldato la crema di porro, aggiungendo un cucchiaio di parmigiano grattugiato, l’ho versata nelle ciotoline e ho decorato con le stelline di polenta.

ai fornelli

Torta al cioccolato fondente con gelatina al melograno

Questa torta al cioccolato l’ho sperimentata in tutti i formati! Le dosi vanno bene per uno stampo del diametro di  21cm oppure 6 formine da muffin del diametro di 8cm.
In queste foto c’è invece questa torta ricavata con un coppapasta del diametro di 11cm.
L’impasto cresce bene, e la torta pronta resta umida e soffice per più giorni.
Per renderla particolare e autunnale l’ho coperta di gelatina di melograno. Se il frutto è ben maturo e dai chicchi molto rossi e dolci, il contrasto sarà esaltante: il dolce vellutato della torta al cioccolato e il dolce asprigno della gelatina di melograno.

La ricetta: Torta al cioccolato fondente con gelatina al melograno
Ingredienti:
60 g di cioccolato fondente di buona qualità (cacao all’80%)
80 g di burro
50 g di farina 00
30 g di maizena
100 g di zucchero
30 g di cacao in polvere
100 ml di acqua
2 uova grandi
1 cucchiaino di lievito in polvere

Ho messo l’acqua in un pentolino e vi ho sciolto lo zucchero fino a formare uno sciroppo; poi ho versato nel pentolino il cioccolato spezzettato e il burro a tocchetti e ho mescolato sul fuoco fino a che non erano completamente sciolti. Ho lasciato intiepidire.
In una ciotola ho miscelato la farina con il cacao in polvere e il lievito; poi ho cominciato ad aggiungere la miscela di sciroppo, cioccolato e burro, ormai quasi a temperatura ambiente. Ho mescolato accuratamente con un cucchiaio di legno e infine ho versato nella misela le uova, leggermente sbattute con un pizzico di sale.
Ho versato tutto il composto nella teglia rivestita di carta forno (o negli stampini monouso) e ho infornato in forno già caldo a 175°. Il dolce deve cuocere a lungo, circa 40-45 minuti, se fatto in teglia grande, un po’ di meno se in monoporzioni.
Una volta raffreddato perfettamente l’ho ricoperto con la gelatina di melograno, preparata come segue:

Ingredienti:
1 melograno grande e maturo
2 cucchiai di zucchero
1 foglio di gelatina

Ho messo il foglio di gelatina ad ammorbidire in acqua ben fredda.
Nel frattempo ho sbucciato il melograno e frullato i chicchi, tenendone una manciata da parte per decorare. Poi ho filtrato il succo ottenuto.
In una parte del succo di melograno ho sciolto lo zucchero e il foglio di gelatina, facendo scaldare ma non bollire sul fornello. Poi ho tolto dal fuoco e aggiunto l’altra parte di succo di melograno. Dopo aver ben mescolato ho fatto intiepidire un po’ e poi, con l’aiuto del coppapasta, ho versato uno strato di gelatina sulla torta. Se il coppapasta è ben aderente alla torta si formerà un livello regolare di gelatina.
Per completare ho decorato con i chicchi di melograno.

Questa torta è per Paola di Nastrodiraso perchè tra poche ore, l’11.11, è il suo compleanno!!! E visto che quest’anno è l’11.11.2011….
11 MILIARDI DI AUGURI, Paola!!! Tanta felicità!!! 😀

ai fornelli

Vellutata ai funghi con focaccine di segale alle noci

Un post veloce veloce perchè come al solito arrivo sul filo di lana.
Funghi & noci…funghi & noci… mi sono ripetuta come un mantra per alcuni giorni, alla ricerca di un’idea carina…poi mi è passato di mente e me ne sono ricordata che il contest era quasi scaduto!!!
Si tratta di Piccola Bottega di Campagna del mese di ottobre di Ambra del Gattoghiotto, in collaborazione con Malvarosa Edizioni. Ogni mese Ambra sceglie due o tre ingredienti, rigorosamente di stagione, con i quali elaborare una ricettina a piacere. Il contest si rinnova di mese in mese con ingredienti sempre nuovi. Trovate tutti i dettagli qui e qui.
Io propongo una ricetta semplice, che è adattissima ai primi freddi che stiamo sentendo in questi giorni.
E’ una vellutata di funghi a cui aggiungo del formaggio spalmabile in vaschetta, per renderla più cremosa, al posto della solita panna, che è più grassa. Di base ho usato i funghi orecchione, che con una delicata stufatura diventano morbidi e perdono la loro caratteristica consistenza coriacea. Alla vellutata ho accompagnato delle focaccine di farina di segale con le noci, velocissime da preparare e cotte rapidamente in padella come fossero piadine. La ricetta da cui ho tratto spunto, l’ho trovata qui, ma io ho ottenuto un risultato più rustico e ruvido con la farina di segale e i pezzettini di noce.
Anche stavolta un piatto unico, sostanzioso, caldo e rassicurante come una coccola…

La ricetta: Vellutata di funghi con focaccine di segale alle noci

per la vellutata, per 2 persone:
400 g di funghi orecchione (Pletorus Ostreatus)
una manciata di funghi porcini essiccati
500 ml di brodo (preparato sul momento con una coscetta di pollo, mezza carota, mezza cipolla, una patata*, alcune foglie di verza, un piccolo gambo di sedano)
un grosso spicchio d’aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
un ciuffo di prezzemolo
un cucchiaio di formaggio spalmabile (tipo philadelhia)
olio evo
sale
pepe

*mezza di questa patata servirà anche per rendere cremosa la vellutata

Ho messo ad ammorbidire in acqua tiepida i porcini secchi.
In un pentolino ho messo a preparare il brodo, con gli ingredienti indicati, un cucchiaio d’olio e un cucchiaino di sale.
In una padella larga e dai bordi alti ho fatto soffriggere in due cucchiai d’olio il grosso spicchio d’aglio, pulito e tagliato a metà, poi ho aggiunto i funghi freschi ben lavati e la manciata di funghi secchi ammollati e strizzati.
Ho aggiunto dopo poco due dita di vino bianco, ho fatto sfumare e poi ho proseguito la cottura, aggiungendo man mano mestoli di brodo bollente.
I funghi orecchione sono coriacei e quindi perchè ben si possano ridurre a vellutata bisogna stufarli a lungo. Dopo un po’ ho aggiunto anche mezza della patata che stava lessando nel brodo e l’ho fatta insaporire con i funghi.
Nel frattempo ho preparato l’impasto per le foccacine.
Poi ho ripreso i funghi, ormai pronti e li ho messi nel mixer e ridotti a crema, aggiungendo il brodo avanzato ed eventualmente dell’acqua.
Poi ho versato il tutto in un pentolino e riscaldato solo al momento di servire, regolando di sale e di consistenza (eventualmente con ancora un pochino di acqua tiepida) ed aggiungendo un cucchiaio di formaggio spalmabile.

per le focaccine, ingredienti per 8-10 pezzi, diametro 6 cm:
125 g di farina per pane di segale
50 g di formaggio spalmabile (tipo philadelhia)
1 cucchiaio d’olio
circa 50 g di acqua
mezzo cucchiaino di sale
i gherigli di 4 o 5 noci

Ho impastato tutti gli ingredienti e formato una palla lavorabile a cui ho aggiunto le noci spezzettate grossolanamente.
Ho lasciato riposare per un quarto d’ora mentre frullavo la vellutata.
Passato questo tempo si divide l’impasto in palline, si stendono con il mattarello, infarinandole, e poi si cuociono in una padella, su cui avevo passato un tovagliolino imbevuto leggermente d’olio. Devono cuocere poco più di un minuto per lato e dorarsi leggermente.
Ho presentato il tutto in ciotoline, accompagnato dalle focaccine con una spolverata di pepe nero e un po’ di prezzemolo fresco tagliuzzato fine.


Concludo con la formula di rito: con questa ricetta partecipo alla Piccola Bottega di Campagna di ottobre di Ambra del blog Gattoghiotto, in collaborazione con Malvarosa Edizioni.
  
ai fornelli

Cavoli a Merenda ovvero la Sfoglia del Cavolo!!! (per il contest di Cristina di Pan per Focaccia)

Il sottotitolo sarebbe “come trasformare una ricetta dal nome poco appetibile in una vera prelibatezza“.
In effetti sfido molti di voi a farsi venire l’acquolina davanti a una pausa pranzo a base di pastasfoglia farcita di cavolo. E io stessa, fino a poco tempo fa non me lo sarei sognato neppure!! Poi è arrivato questo periodo di sperimentazioni – e il blog – e il cavolo è entrato a pieno titolo nella mia cucina. Con successo direi.
Ho pensato che questa ricetta fosse adatta al contest “Una gita senza formaggio” di Cristina del blog Pan per Focaccia , perchè è ad alta percentuale di portabilità, perchè il cavolo si trova tutto l’anno, perchè è più buona fredda che appena sfornata e sicuramente non è la solita torta!!!
Inoltre la preparazione è veloce ed occorrono pochi insaporitori, che di solito abbiamo in casa!
Un’idea in più potrebbe essere fare delle monoporzioni, ancora più comode da mangiare fuori casa.
Per una tortiera da 23 cm ho usato:
mezzo cavolo bianco
1 spicchio d’aglio
3 filetti di acciuga
olive verdi e nere a piacere
fettine di speck (circa 100 g, in quantità tale da rivestire il fondo della teglia)
1 peperoncino
olio evo
sale
Ho pulito il mezzo cavolo e l’ho affettato finemente, per ottenere delle striscioline di mezzo cm di larghezza.
Intanto in una padella larga ho messo qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva e un grosso spicchio d’aglio a soffriggere leggermente. Se vi piace potete aggiungere un peperoncino secco sbriciolato [a me piace!!! :)].
Poi ho tolto la padella dal fuoco, ho fatto intiepidire leggermente l’olio, perchè non schizzasse, e vi ho versato le acciughine, facendole sciogliere.
Ho rimesso la padella sul fuoco, ho aggiunto quasi subito il cavolo tagliato finemente facendolo insaporire. Ho aggiunto le olive verdi e nere snocciolate, ho aggiustato di sale e ho fatto cuocere per circa dieci minuti, rigirando ogni tanto. Il cavolo deve restare croccante e quindi non deve cuocere di più.
Ho lasciato intiepidire il tutto.
Poi ho riscaldato il forno a 180°.
Ho steso la sfoglia nella teglia e l’ho rivestita con le fette di speck, salendo anche un pochino sul bordo.
Vi ho versato il cavolo e ho ripiegato il bordo di sfoglia verso l’interno.
Lasciare in forno fino a doratura, dai 30 ai 40 minuti.
Si gusta fredda o leggermente tiepida!!!  Provatela!!!
Con questa ricetta, come ho detto sopra, partecipo al contest di Cristina “Una gita senza formaggio”.
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