ai fornelli

Rigatoni melone e gorgonzola, con il colore dell’estate

Questa non è un’insalata di pasta!! 
E’ una storia incentrata sull’eterno abbinamento tra frutta e formaggi, che in questo caso si sposano davvero bene. E’ una pasta a tutti gli effetti, servita calda, magari in una giornata un poco più ventilata del solito in questa torrida estate… La nota fresca la dà il melone che, attenzione, deve essere dolcissimo, per contrastare al meglio con il piccantino del gorgonzola.
Anche se la presentazione con le palline è davvero scenografica, vi consiglio di tagliare il melone a dadini minuti, lasciando solo alcune palline per la decorazione, così i sapori si combineranno al meglio.
La ricetta: Rigatoni al gorgonzola e melone
(ingredienti per 2 persone)
160g di rigatoni
120 g di gorgonzola non troppo asciutto
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1/2 bicchiere di latte (più o meno, a seconda della stagionatura del gorgonzola)
1/2 melone maturo e succoso
sale
pepe
Mentre l’acqua per la cottura dei rigatoni raggiungeva il bollore, ho tagliato a metà il melone, liberandolo dai semini e dai filamenti. Ne ho ricavato tutta la polpa con l’apposito scavino ma vi consiglio di tenere solo qualche pallina per la decorazione finale, tagliando il resto a dadini di un cm di lato.
Ho salato l’acqua e buttato i rigatoni. Mentre cuocevano, ho messo in una padella un filo d’olio e il gongonzola spezzettato. Ho lasciato sciogliere a fuoco bassissimo, aggiungendo gradualmente un po’ di latte, fino a formare una crema liscia. Ho spento il fuoco ed ho aggiunto il parmigiano, mescolando bene per far amalgamare il tutto, e ho tenuto in caldo.
Quando la pasta era cotta l’ho scolata e l’ho fatta insaporire in padella con la crema di gorgonzola. Poi ho rigirato il tutto con le palline di melone (o palline e dadini, se volete).
Con una spolverata di pepe il piatto è pronto!!
Il melone, se è maturo e dolce, si sposa bene con i formaggi stagionati; si può reinterpretare questa pasta, facendo sciogliere dello stracchino con poco latte e insaporendolo con scaglie di pecorino di fossa. Poi si condisce allo stesso modo.