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Sedici: l’alchimia dei sapori – il contest – ep. 8 Di Terra

sedano-rapa-crema-di-pollo-gnocchiE siamo giunti a una nuova puntata di #Sedici, l’ottava per la precisione, e ciò significa che siamo esattamente a metà strada, che molti di quelli che sono stati abbinamenti, adesso diventeranno ingredienti principali e viceversa, e noi vorremmo che, per voi che ci leggete, la sperimentazione diventasse col passare dei mesi sempre più stimolante.

I vincitori della puntata dei Carnosi, come avrete già appreso da facebook sono: Read more

ai fornelli

Insalata Waldorf

Oscar Tschirky, nato nel 1866 a La-Chaux-de-Fonds in Svizzera, poi trasferitosi negli Stati Uniti, divenne il maître del ristorante Delmonico’s e, a partire dal 1893, anche dell’Hotel Waldorf-Astoria. 
 
Il Waldorf-Astoria di cui parliamo è quello che era situato nella Fifht Avenue, mentre l’attuale Waldorf=Astoria si trova oggi al numero 301 di Park Avenue ed è datato 1931.
Oscar Tschirky divenne in breve tempo un vero e proprio simbolo dell’albergo e venne soprannominato Oscar the Waldorf. Amato dai propri clienti era in grado di accontentare tutti con la propria professionalità e, anche se non era un cuoco a tutti gli effetti, si occupò fin da subito della redazione dei menù.
Si racconta che una volta un broker newyorchese di Wall Street, un tale Lemuel Benedict, si era trovato a vagare completamente ubriaco nei pressi del Waldorf. Con la speranza di debellare la sbornia mattutina prima di recarsi a lavoro ordinò un toast con uova, bacon e salsa olandese. Una colazione non propriamente leggerina!!
Ad ogni modo Oscar The Waldorf, restò colpito da quella richiesta e, dopo aver accontentato il cliente, pensò a come inserire questo curioso abbinamento nel menù. Sostituì il toast con un mezzo muffin inglese, sopra vi depose il bacon, un uovo in camicia e la salsa e lo chiamò Eggs Benedict.

A Oscar The Waldorf si deve anche l’invenzione dell’insalata Waldorf, forse l’insalata più famosa al mondo, una vera intuizione in fatto di abbinamenti di sapori, dove gli ingredienti principali sono mele, sedano rapa e maionese.
Nel 1893 la Waldorf Salad venne servita ad un ricevimento privato nell’albergo e nel 1896 apparve nel “The Cook Book by Oscar The Waldorf”. Nel “Rector Cook Book” del 1928 viene ufficialmente inserita la versione con le noci, che entrano così tra gli ingredienti canonici.
E questa insalata è davvero buona, tanto da essere citata da Cole Porter in una canzone, You’re the Top, dove tra un «you’re the Louvre Museum» e un «you’re a Shakespeare’s sonnet» ci infila anche un «you’re the Waldorf Salad, you’re the top!»
 


Io ho sostituito il sedano rapa con il sedano a cespo, dal gusto un po’ più incisivo del primo; come mele ho usato le golden, dolci e succose. La maionese l’ho diluita con yogurt bianco e condita con sale e una spolverata di pepe nero.
Provatela, è fresca, aromatica e soddisfacente.

 La ricetta: Insalata Waldorf

(per 2 persone)

Qualche foglia di lattuga ghiaccio

2 (o più) coste di sedano, tenere, vicine al cuore

1 mela golden

4 noci

2 cucchiai di maionese

1 cucchiaio di yogurt intero

1 limone

sale

pepe



Ho lavato la lattuga ghiaccio, l’ho spezzettata e messa in una ciotola.

Ho sbucciato la mela e l’ho tagliata a fettine sottili, bagnandole con succo di limone e poi disposte sopra la lattuga.

Ho aggiunto il sedano ben lavato, privato dei fili e tagliato a rondelle.

Ho sbucciato le noci e le ho spezzettate grossolanamente sopra le mele e il sedano.

Ho
mescolato la maionese con lo yogurt, condita con ancora qualche goccia
di limone, sale e pepe e versato questa salsina sull’insalata.

Mescolare e gustare, magari con il sottofondo musicale di You’re The Top.
E qui in versione pret à porter in vetro, per Friends of Glass:


Con questa ricetta partecipo al contest Insalatiamo di Puffin del blog Puffin in Cucina.
 
 

ai fornelli

Salmone al sedano in crosta dorata

Dopo un’infinità di post dedicati a dolci di vario genere, finalmente pubblico una ricetta sana sana, sfiziosissima e ricca di omega3!!!
In più si presenta così bene ed è talmente veloce da preparare da andare benissimo anche per una cena importante, magari in piccole porzioni come antipasto leggero.
La sua creazione è stata veramente casuale, avevo dei filetti di salmone fresco da consumare e un enorme sedano in  frigo e la solita pastasfoglia che di solito tengo in caso di necessità (e di fretta!)…poi ingredienti facili: porro, vino e pepe bianco.
 

La ricetta: Salmone al sedano in crosta dorata
(per 2 persone)
1 rotolo di pasta sfoglia già stesa
2 filetti di salmone fresco
½ sedano
1 piccolo porro
½ bicchiere di vino bianco
olio
sale
pepe bianco
1 albume
pan grattato


Ho tagliato sottilissimo il porro e l’ho messo a rosolare leggermente in due cucchiai d’olio.
Quando ha cominciato a sfrigolare ho aggiunto il sedano tagliato a rondelline spesse 1 cm. Poi ho aggiunto metà del vino bianco e vi ho adagiato i filetti di salmone. Ho fatto proseguire la cottura per qualche minuto, aggiungendo il vino restante, poi ho coperto i filetti con cucchiaiate di dadolata di sedano e ho regolato di sale. Quando il salmone ha cambiato uniformemente colore ho spento e lasciato riposare per qualche minuto.
Nel frattempo ho ritagliato dalla sfoglia 4 rettangoli un po’ più grandi dei filetti di salmone, su due di questi rettangoli ho ricavato dei tagli paralleli, non arrivando al bordo esterno.
Ho acceso il forno a 175°C.
Ho liberato i filetti di salmone dalla pelle, li ho adagiati sui rettangoli senza tagli, li ho ricoperti di una cucchiaiata di dadolata di sedano, spolverati di pochissimo pepe bianco e poi ricoperti con il rettangolo traforato, facendo aderire bene i bordi. Ho ripetuto l’operazione con il secondo rettangolo. Il sedano restante farà da contorno al piatto. Poi ho spennellato le strisce di sfoglia superiore di albume e spolverato di pan grattato.
Ho infornato per circa 20 minuti. La sfoglia deve dorare in superficie, ma non seccarsi troppo.

Poi ho servito le sfoglie calde, affiancate dal sedano restante.
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