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Ultimamente vi ho abituati alle stranezze, che mi dico: già che pubblico ogni morte di papa, almeno che siano cose davvero particolari!
Ed ecco allora che arriva una nuova rivisitazione dal libro “Dessert aux légumes”, senza scorza d’arancia, ma con più finocchio che devo dire ci sta a meraviglia.
Il finocchio appartiene alla stessa famiglia di sapori dell’anice e della liquirizia, e contiene un composto aromatico primario, l’anetolo, responsabile da un lato di “freschezza”, dall’altro di dolce piccantezza. Stando a questa descrizione, sembra fatto apposta per andare a nozze con lo zenzero candito. Read more
Se ottimi dolci si possono preparare con zucchine o barbabietola o carote, l’utilizzo dei fagioli nei brownies, vi stupirà letteralmente.
Eccoci a riprendere il filo del discorso, abbandonato il 16 dicembre, per la pausa natalizia, e ripartire di slancio dalla nuova famiglia. Read more
Si tratta di una ricotta di latte di pecora, leggermente salata e affumicata. Si sbriciola come una comune ricotta salata, ma ha un sapore più delicato e dona delle note affumicate ai piatti a cui si accompagna.
Completamente trascinata dal viaggio con #Sedici, l’alchimia dei sapori, ho deciso di provare un’altra ricetta con il mio “agrumato”, il lime, ed uno degli abbinamenti consigliati. Ancora una volta è un piatto salato. La protagonista questa volta è la zucca, alla fine della sua lunga stagionalità, giusto in tempo, prima che la primavera ci porti nuovi frutti. Read more
Raffaello e Giulio Romano – Mercurio nella Loggia di Psiche |
Da “Les Grandes Heures d’Anne de Bretagne” |
il caso del fiammingo Pieter Aetrsen e suo nipote Joachim Beuckelaer: le zucche presenti nei loro dipinti alludono ad una scena amorosa in secondo piano oppure alla fecondità del ventre femminile.
Pieter Aetrsen – La fruttivendola |
Joachim Beuckelaer – Mercato |
Vincenzo Campi – Fruttivendola |
Vincenzo Campi – Pescivendola |
In questa carrellata non poteva mancare l’Arcimboldo: nella raffigurazione di Vertumnus, alla zucca è assegnato il compito di rappresentare il torace, sede del cuore e di altri organi vitali.
Giuseppe Arcimboldi – Vertumnus |
[fonti:
http://zuccanellorto.wordpress.com/category/storia-culturale/
http://www.stilearte.it/la-zucca-nellarte-simbolo-e-propiziatrice-di-prosperita-fecondita-e-ricchezza1/]
Che strana primavera…siamo quasi a giugno, ma quest’anno ce la siamo goduta. Temperature più che accettabili di giorno e frescura la sera. Da qualche giorno, poi, violenti temporali e sembra che l’arrivo del grande caldo sia spostato un po’ in avanti… ancora per un po’.
Noi facciamo il pieno di verdure, ma proprio verdi, nel vero senso della parola, soprattutto asparagi, ma anche zucchine e piselli!
A me piacciono le consistenze morbide e perciò riduco tutto in crema e completo con crostini di pane e cubetti di mozzarella di bufala che con il caldo della crema diventano scioglievoli e morbidissimi.
Non vi è venuta voglia di approfittare di questi giorni ancora non troppo caldi per provarla anche voi?
La ricetta: Crema di verdure verdi: asparagi, zucchine e piselli
250 g di asparagi
100 g di piselli già sgranati
1 zucchina media
1 cipolla piccola
olio
sale
pepe nero
100 g di mozzarella di bufala campana
Tagliare a rondelle gli asparagi privati della parte più dura. Tagliare a cubetti la zucchina.
In una pentola far dorare la cipolla tagliata finemente. Aggiungere poi le verdure, rosolarle per qualche minuto e poi farle stufare. Lasciarle cuocere finchè non sono belle morbide. Frullare il tutto, aggiungendo un po’ d’acqua. Poi rimettere in pentola, sale, pepe e ancora un filo d’olio, insaporendo a piacere con qualche foglia di basilico.
Tagliare a cubetti la mozzarella, e metteteli nelle ciotole di crema subito prima di servire assieme a un paio di fette di pane casasareccio.
Io ho completato con qualche punta di asparago tenuta da parte e qualche pisellino solo appena sbollentato (ma anche crudo, se sono piccoli e teneri).