Ieri mattina era una giornata splendida, la prima giornata di autunno!
Certo l’autunno è iniziato sul calendario il 21 settembre, ma il clima insolito di quest’anno ha fatto sì che ci fossero persone a maniche corte a prendere il sole in piazza Castello il 1 di ottobre.
Stamattina c’era un bel sole, un sole ancora caldo, ma il cento freddo, spazzava le foglie e rinfrescava l’aria. Correndo in bicicletta per corso Francia ho sentito un po’ di quel profumo di vento che si sente a ottobre o a marzo, profumo di cambiamenti, per primi quelli di stagione, poi di abitudini, di gusti, anche a tavola.
Per festeggiare ho voluto fare un semplice e buon risotto dal sapore autunnale, usando delle pere dolci, mature ma sode e un bel pezzo di Taleggio.
Il Taleggio è un formaggio che si produce nella Val Taleggio dell’alto bergamasco. Un tempo tutti i formaggi prodotti con il latte delle mucche di ritorno dall’alpeggio, inseriti in stampi di forma pressocchè quadrata, venivano definiti “stracchino” da stracch, stanco, per le condizioni delle bestie dopo il lungo cammino dall’alta montagna al fondo valle.
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La villa di Amilcare Arrigoni ad Olda |
Agli inizi del ‘900 Amilcare Arrigoni tornò al suo paese natale di Olda in Val Taleggio, dopo aver fatto fortuna a Parigi, fondando il Grand Restaurant Italien nel Passage de l’Opèra, facendo un baffo alla cucina francese! Arrigoni, da professionista del settore della ristorazione, cercò di fare tutto il possibile per dare lustro alla valle in cui era nato e cominciò proprio da questo caratteristico formaggio.
Dal 1906 al 1996 si compie un lunghissimo percorso che porta il Taleggio a divenire prodotto DOP. La produzione un tempo esclusivamente montana oggi si è allargata a tutta la pianura padana.
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La caratteristica marchiatura |
Il Consorzio Taleggio si occupa della tutela e promozione di questoprodotto ed effettua la marchiatura con la caratteristica T, sulla faccia superiore delle forme quadrate.
La ricetta: Risotto al taleggio con le pere
Ingredienti per 2 persone:
500 ml di brodo (preparato da me con mezza carota, mezza cipolla, uno spicchio d’aglio, 1 patata piccola, mezzo pomodoro, un cucchiaino di sale, un cucchiaio d’olio)
2 pere dolci e sode
1/2 cipolla di grandezza media
6 cucchiai di riso arborio
vino bianco
100 g di Taleggio
sale, pepe nero
Per prima cosa ho messo a preparare il brodo con gli ingredienti indicati.
Mentre il brodo raggiungeva l’ebollizione ho lavato la pera, l’ho tagliata a fettine e l’ho fatta rosolare velocemente in padella con due cucchiai d’olio e 1/2 cipolla tritata finemente. Alcune fette di pera le ho messe da parte per decorare alla fine, le altre le ho ugualmente tolte dalla pentola per aggiungerle più avanti in cottura.
Quando il soffritto di cipolla era dorato, ho aggiunto il riso e l’ho fatto tostare.
Ho sfumato con due dita di vino bianco e poi ho aggiunto due mestoli di brodo, cominciando la cottura. Man mano che il brodo veniva assorbito ne aggiungevo un mestolino, dando una mescolata veloce e ricoprendo la pentola.
La cottura dovrebbe durare fino ad esaurire tutto il brodo. Passata metà del tempo di cottura del riso, aggiungere le pere (tralasciando quelle per la decorazione).
Ho verificato che i chicchi non si attaccassero ai denti, e che la salatura del riso fosse giusta, poi ho spento il fuoco e ho aggiunto il Taleggio tagliato a dadini.
Ho ricoperto la pentola, a fuoco spento, aspettando qualche minuto che il formaggio fosse ben sciolto.
Poi ho impiattato, aggiungendo in cima una fettina sottile di taleggio, due spicchi di pera e una spolverata di pepe nero.
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Questo piatto era meraviglioso… Pian piano mi stai convertendo anche ai risotti! 🙂
non dimentichiamoci i meriti di albi!
speciale!
A me piace molto il risotto quindi questo è salito in cima alla lista dei piatti da provare subito. Mi piace molto l'accostamento e mi piace tutta la storia che hai raccontato. Sai che anche in sardo il termine che si usa per dire stanco è "stracco".
@Giu: sarà un autunno risottoso: preparati!!!
E non mi scordo di Albi, formaggio e pere sempre in frigo fino ai prossimi tepori primaverili!!!
@Sulemaniche: grazie!! 😀
@Vera: il taleggio ha un sapore deciso e quindi fa sì che la pera non renda troppo dolciastro il risotto! Dovrei conoscere un po' di lingua sarda, visto che mia mamma è sarda, ma in realtà la capisco soltanto (almeno quella della zona di Oristano) e non so formulare neppure una frase da zero!!! 😀
ottimo! un abbinamento "classico" ma originale nel risotto!
Da buona bergamasaca adoro il taleggio, bravissima Alessandra, questo risotto è super!!!!!!
adoro i risotti, su questo mi ci tufferei subito!!! delizioso!!!
@Paola: ormai frutta e formaggio non possono mancare nella mia cucina
@Speedy: ho scoperto il taleggio da poco ed è stato amore a prima vista!!
@Serena: ormai la stagione fredda è qui…e sto imparando a fare i risotti anch'io!!! 😀