Il colore viola e “Tutti i colori del cibo”
Nel mondo occidentale il viola è sempre stato, dall’avvento del cristianesimo, il colore legato alla Quaresima, periodo durante il quale venivano vietati tutti gli spettacoli, che all’epoca si svolgevano nelle piazze su palchi improvvisati all’aperto. Ciò significava per gli attori un periodo di ristrettezze economiche e di digiuno obbligato, non per fervore religioso, ma perché la saccoccia restava vuota… Da ciò deriva la credenza che il viola porti sfortuna in teatro e nel mondo dello spettacolo e perciò nessuno attore si sognerebbe di indossarlo durante una rappresentazione.
In epoca precristiana il viola rappresentava la carestia, ma anche il rinnovo e il cambiamento e in seguito questo colore si legò spesso allo sfoggio di prestigio e di potere. Il viola è il colore dei vescovi e dei principi e una stoffa viola foderava in passato le corone d’oro dei regnanti. Per gli orientali è il colore del settimo chakra, la realizzazione della completa beatitudine, e chi lo porta è un maestro illuminato.
Per molte culture il viola è il colore del lutto e nella cultura romantica, a partire da Goethe, evoca scenari apocalittici, sentimenti cupi, terrore… eppure tutt’altro che terrificante è il fiore che dà il nome a questo colore; per Leonardo Da Vinci viola era il colore che aumentava di dieci volte l’espressione della fantasia e stimolava la saggezza e per la Psicologia dei Colori esso rappresenta la temperanza, poiché unisce lo slancio drammatico del rosso e la tranquillità serena del blu.
Visto che qui badiamo alla sostanza mi sembra giusto aggiungere che i cibi viola e blu-viola sono nemici dei tumori e delle patologie cardio vascolari perché contengono antocianine. I frutti di bosco sono ottimi per me, che soffro di fragilità capillare, ma sono utili anche a prevenire le infezioni urinarie e ad aiutare l’intestino pigro. I carotenoidi contenuti in molti cibi blu-viola contrastano l’insorgere di ictus, l’aterosclerosi e l’accumulo di colesterolo cattivo, ma anche l’invecchiamento cellulare e la cataratta.
Largo quindi ai cibi che virano verso il viola, prugne, more, mirtilli e lamponi, radicchio, melanzane, ma anche i fichi. E poi ce n’è uno che è tra i miei ingredienti favoriti: la Cipolla Rossa di Tropea, che rossa non è, ma è viola!!!
Ho scelto una palette che va dal violetto melanzana all’orchidea profondo:
La ricetta: Gnocchi di patate alla rucola con Cipolla Rossa di Tropea D.O.P. caramellata e Speck Alto Adige I.G.P.
Ho lessato le patate in acqua bollente; le ho fatte intiepidire, le ho sbucciate e poi passate ancora tiepide con lo schiacciapatate. Ho aggiustato di sale, poi ho aggiunto le foglie di rucola, ben lavate e tritate finemente. Ho aggiunto il 1/2 uovo sbattuto, facendo attenzione a non inumidire troppo l’impasto. Poi la farina, che a seconda dell’asciuttezza delle patate sarà di più o di meno. Con patate umide, aggiungere meno uovo, giusto quel che basta per far rapprendere l’impasto. Dalla palla che si è formato ho preso porzioni di impasto ed ho formato dei serpentelli e poi gli gnocchi. Se volete potete renderli più belli e cavi passandoli velocemente su un cesto ben infarinato e cavandoli con il pollice. Oppure potete lasciarli a tocchetti come ho fatto io.
4 cipolle di Tropea di grandezza media
Ho sbucciato le cipolle, e le ho messe a bagno per pochi minuti in acqua fredda. Le ho tagliate a mano a striscioline sottili.
In una padella larga ho messo un filo d’olio e poi subito le cipolle finchè non hanno iniziato a rosolare. Ho aggiunto il cucchiaino di aceto balsamico e un dito di vino e ho lasciato sfumare. Poi ho versato lo zucchero e rigirato bene. Dopo aver prodotto un po’ di liquido iniziale, lo zucchero asciugherà le cipolle e quindi per proseguire la cottura finchè non sono morbide bisognerà aggiungere un poco d’acqua, facendo sempre attenzione a non annacquarle. Dopo 15 minuti saranno morbide ma ancora sode; a questo punto ho regolato di sale e fatto asciugare le cipolle senza aaggiungere più acqua: diventeranno belle lucide.
Cottura degli gnocchi:
Ho versato gli gnocchi in acqua bollente (con un cucchiaio d’olio per non farli attaccare) ed ho atteso che venissero a galla, ci vogliono 5 minuti.
Ho riacceso il fuoco sotto le cipolle e ho versato in padella le fettine di speck tagliato a striscioline, che con il calore diventerà un po’ più chiaro delle cipolle. Ho aggiunto anche una mezza tazzina d’acqua in padella e poi fatto colare questo liquido insaporito di cipolla e speck in una zuppiera, dove poi ho fatto girare gli gnocchi scolati, man mano che venivano a galla. Gli gnocchi assorbiranno il liquido.
Infine ho deposto gli gnocchi nei piatti e ricoperti con il condimento di cipolla caramellata e speck e decorato il piatto con una rosellina di speck e due foglie di rucola.
Potete vedere a questo link la ricetta viola della mia avversaria e poi votarmi, se la mia ricetta vi piace, non qui, ma sul blog di Paola—–>qui, a partire da domani 10 agosto, fino a giovedì 16 agosto, così che possa accedere alla fase successiva!!
bellissima ricetta e ottima scelta di ingrediente viola!
questo piatto deve essere favoloso!
Hai fatto bene a pubblicare anche la palette di colori, così non ci sono problemi e critiche!! 😀
PS. mi ero sempre chiesta il perchè della connotazione negativa del viola per gli attori…
Ho inserito la palette, anche perchè in un'altra mia ricetta le cipolle erano rimaste di un viola più intenso, come puoi vedere qui: https://www.ricettedicultura.com/2011/07/spaghetti-alla-chitarra-con-peperoni.html
Questa volta erano invece un po' più chiare!!
Il bello dei colori naturali! Non sono tutti fotocopie ma ogni volta riservano nuove tonalità e nuove emozioni…
Se vuoi mettere il link per la votazione invece di quello generico al mio sito, puoi inserire questo: http://www.nastrodiraso.com/wordpress/tutti-i-colori-del-cibo-il-viola.html
In bocca al lupo 🙂
bellissimi e golosi! 🙂
Grazie!! 😀
fantastica complimenti!!!
ricetta originale, bella da vedere e immagino anche buonissima da mangiare!!!
più leggo il tuo blog più mi piace!!! 😉
Grazie!! 😀
Lo speck aveva il giusto carattere per contrastare con il dolce della cipolla!
fantastico questo blog!!!
Grazie!! 🙂
ADORO il viola, è il mio colore preferito, mi piacciono tutti i cibi da te citati, ma non amo molto le cipolle, per cui non credo che copierò la ricetta, anche se le foto sono molto belle
Peccato per le cipolle, perchè fatte così sono davvero dolci e quasi non sembrano cipolle!!! 😉
Ciao alessandra! innanzitutto grazie per il commento al mio blog:* riesco ad approdare qui solo adesso.. sono stata fuori:) complimenti per questo delizioso spazio e per questa splendida preparazione in viola! le cipolle di tropea sono buonissime e nn avevo mai pensato di prepararle con gli gnocchi! ottima idea molto golosa:) un abbraccio e buone vacanze:*
Grazie a te per essere passata di qui e per il tuo voto!! Le cipolle in questa ricetta conservano la loro croccantezza e la loro dolcezza è accentuata!! Assolutamente deliziose!! 😀
Che bello quel viola… i colori accesi nei piatti mi piacciono tantissimo, mettono allegria. E questo viola è davvero inconfondibile.
L'abbinamento degli gnocchi alla rucola con la cipolla e lo speck è davvero ben riuscito. Complimenti!
Buona giornata.
Grazie Ilaria!! Anch'io cerco i colori vivaci nel cibo, mettono allegria ed anche appetito! Tante volte però vengono sbiaditi dalla cottura…non in questo caso!! 😀
Che bel piatto!Complimenti!L'abbinamento dei sapori mi intriga molto…
Mi unisco volentieri ai tuoi lettori 🙂
Se ti va passa a trovarmi
bea di violadicampagna
Amo i contrasti dolce-salato e sono davvero contenta che questo abbinamento sia piaciuto anche a te!! 🙂