Vi voglio raccontare di una serata speciale in una cucina speciale.
Il 19 luglio ha avuto luogo la prima Scuola&Lavoro – Social dinner, una cena fatta apposta per dialogare del mondo social, negli spazi della
Scuola&Lavoro di Torino.
Ecco, di solito a questi eventi le foodblogger indossano un grembiule e con lo smartphone in una mano e qualche ortaggio nell’altra danno un aiuto in cucina. Invece appena arrivata sono stata calzata e vestita da una divisa da chef e poi sono stata subito catapultata ai fornelli! Questo è il mood di Scuola&Lavoro, dove gli studenti imparano in soli sette mesi molto più di quel che può imparare uno studente dell’Istituto alberghiero in 5 anni! In quel caso è colpa dei programmi ministeriali, ma buon per noi!!
Qui il merito va agli insegnanti, alle ore passate quasi totalmente in cucina e alle attrezzature professionali.
Io in una sera ho imparato a legare l’arrosto, a cucinare le uova pochè e a preparare la crema di parmigiano.
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il mio primo sgangherato uovo poché |
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immortalo il tutto…non sia mai che mi perda qualcosa!! |
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all’opera con Paolo Agus e con il nostro allievo-maestro per una sera!! |
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con Valentina Barone mentre impaniamo le uova prima di friggerle |
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uovo croccante su radicchio stufato con crema di parmigiano |
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qui alla consegna del ricordo/premio by Inciso.it, la mia immagine incisa dentro ad un parallelepipedo di cristallo |
Alla social dinner però non si è solo cucinato (e mangiato), ma anche parlato…ed ognuno aveva qualcosa di interessante da apportare all’incontro. Tante domande sono state poste a noi blogger, su come la nostra passione si stia trasformando in lavoro.
Esaurienti e precisi, ma molto chiari e semplici, Tin Hang Liu e Yuki Liu hanno spiegato nel loro intervento come sia importante l’immagine social che le aziende forniscono ai loro clienti/utenti. Un aspetto del marketing che sta diventando ogni giorno più significativo.
Un grazie di cuore a chi ci ha dato da bere: Balbiano, Cristina Oddero, Balbi Soprani; e un grazie a Marco Passerone che ha fatto gli onori di casa.
La serata è stata condotta magistralmente da
Sergio Chiarla, che ha saputo creare le giuste sinergie tra i partecipanti, stimolando gli scambi di opinione e riuscendo a coinvolgere tutti nonostante la tavolata fosse particolarmente numerosa. E poi ci ha preparato lo zabaione al moscato!!
Vi lascio una ricetta, con le uova poché, naturalmente, non fritte ma servite così al naturale su una crema di peperone, con roselline di prosciutto oppure con quadrettini di pane tostato.
La ricetta: Uovo poché su crema di peperone rosso
per 2 persone
2 uova
3 cucchiai di aceto di vino
1 peperone rosso
1/2 cipolla
olio
sale
maggiorana (o basilico)
Tagliare a pezzettini il peperone. In padella mettere la cipolla tritata e due cucchiai d’olio, far insaporire un po’ e poi aggiungere i peperoni. Lasciar cuocere finchè non sono morbidi. aggiungere le foglioline di maggiorana (o basilico) e regolare di sale.
Tenere da parte una cucchiaiata di peperoni come decorazione e frullare il resto con l’aggiunta di poca acqua per ottenere una crema liscia. Conservare al tiepido.
In una pentola larga e con il bordo alto 10-15 cm, portare l’acqua ad ebollizione con l’aceto (dovrebbe essere circa l’1% della quantità d’acqua, ma nel dubbio abbondate un po’: aiuterà l’uovo a solidificarsi senza spargersi nella pentola)
Quando l’acqua bolle leggermente abbassate il fuoco e formate un vortice con un mestolo bucato. Al centro del vortice depositate delicatamente l’uovo, precedentemente sgusciato in una tazzina. Con il mestolo cercate di raccoglierlo il più possibile. Dopo un paio di minuti si può tirar fuori e deporre delicatamente su un piatto.
In ogni piatto da portare in tavola, mettere un mestolo di crema di peperone tiepida e adagiarvi sopra l’uovo pochè. Decorare con foglioline di maggiorana (o basilico) e con i peperoni a pezzetti tenuti da parte.
A piacere aggiungere roselline di prosciutto crudo o cubetti di pane tostato.
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complimenti per il bellissimo post, e una domanda, l'uovo poché è quello che noi chiamiamo volgarmente uovo in camicia?…è buonissimo io lo faccio sempre, mi piace, lo metto anche sull'insalata…un saluto
Proprio così, Tamara, ma io ho imparato solo ora a farlo bello tondo come un mozzarellone!! E che bellezza quando si apre e viene fuori il tuorlo ancora liquido!! 😉