La cucina campana di Luigi Lionetti – serata al Caffè Platti
Avevo già introdotto la serata con un post, ma ora, dopo aver degustato i piatti, voglio dedicarne uno alla cucina e ai prodotti campani utilizzati, tutti prodotti di eccellenza valorizzati al meglio.
…e con profusione di limoni di Sorrento accostate ad incantevoli ceramiche di Vietri.
Lo stomaco freme e finalmente ci sediamo a tavola!
A fare la parte del protagonista il fagiolo di Controne, prodotto nel salernitano e tra le 100 specialità italiane da salvare per Slow Food. Si tratta di una produzione ridottissima, non fatta su larga scala e dalle qualità eccellenti del prodotto: buccia molto sottile, ammollo breve, chicco che non si spezza in cottura, digeribilità altissima.
Ad accompagnarlo la scarola – il cuore, a dire il vero – tenerissima e con solo una punta di amarognolo, anch’essa facente parte della tradizione partenopea a tavola, e il polpo verace, semplicemente scottato sulla griglia, con tutto il suo sapore, senza inutili sbavature.
Si prosegue con il baccalà confit, adagiato su ricotta di bufala, pomodoro di Corbara e profumo di limoni di Sorrento.
Il baccalà ha consistenza e spessore perfetti. La ricotta arriva da Barlotti, un produttore eccellente, con più di 100 anni di storia; è insaporita e soprattutto profumata dalla scorza di limone di Sorrento, una varietà particolarmente nota proprio per la fragranza intensa, coltivato nell’area di Sorrento, probabilmente già in epoca romana, visto che è raffigutato fedelmente nelle pitture pompeiane. Ancora una nota sul pomodorino di Corbara, dalla caratteristica forma allungata, anche questo originario della costa sorrentina e amalfitana. Coltivato in zone collinari e con l’ausilio di pochissima o addirittura nessuna irrigazione, viene consumato fresco o conservato in grappolo per il consumo invernale.
Il piatto successivo è il risotto mantecato all’olio extravergine di Nocellara del Belice, carciofi arrostiti di Paestum e seppie.
L’altro primo piatto è rappresentato da I Ravioli Capresi.
Il ripieno è composto da caciotta di latte vaccino e maggiorana; la salsa è un leggero e profumatissimo sughetto di pomodoro Spugnillo del Vesuvio, una delle varietà più preziose di pomodorini a grappolo. Le bacche sono allungate e presentano il caratteristico pizzo; la polpa è soda e la buccia coriacea. Detto anche spungillo o spunzillo, nome che fa riferimento alla particolare conservazione che viene effettuata formando degli spunzilli, appunto, o piennoli, che vengono posti in luoghi ventilati e che permettono di degustare il pomodoro, che si conserva a lungo grazie anche alle alte percentuali zuccherine, fino alla primavera successiva.
Il secondo è di pesce: branzino d’amo scottato sulla pelle alle erbe aromatiche con variazione di verdure di stagione e loro clorofilla.
Finalmente il momento dell’agognato babà al rhum.
Servito su una crema chantilly e insaporito con fragoline e altri frutti di bosco. La lievitazione perfetta e la mollica alveolata lo rendono leggerissimo ed è impossibile rinunciarci, anche dopo tutte le altre portate.
Per chi non la conoscesse la Caprese è la torta tipica di Capri, composta in parti uguali da cioccolato fondente e farina di mandorle, e resa aerata dall’albume montato a neve. Qui le scagliette di mandorle e il goloso gelato al latte di bufala, bilanciano il caratteristico gusto amarognolo e ci fanno concludere in vera dolcezza.
Impeccabili i vini che hanno accompagnato i piatti, ed impeccabile la direzione di Andrea Sabbia che introduce il nuovo corso del Caffé Platti e presenta il giovane chef protagonista della serata.
Ale.. non ho parole è tutto meraviglioso! <3 Sembra la location di un ricevimento ottocentesco in effetti e che cibo delizioso!!!
Infatti è bellissimo, Ely! A Torino ci sono tanti locali storici, così con splendidi stucchi, boiseries e specchi…forse loro hanno trovato un modo per promuoversi non solo con i turisti, ma anche nei confronti della città. Non a caso sono state scelte le cucine di altre parti di Italia, da proporre ai commensali, e giovani chef emergenti, al posto dei soliti..
Ma wow!!!!!!!!
Bello, eh!! Un posto incantevole!! 😀
che stupenda serata e quante cose buone!
Un abbraccio
Non sia mai che mi tiri indietro davanti a una serata così! 😀
Ti abbraccio, Simo!
quante delizie mi sono persa….avevo visto l'invito dell'evento su FB!! Beata te…
ciao da claudette
La cena è stata deliziosa e l'ambiente era elegantissimo! Non perderti i prossimi appuntamenti!!
Il luogo era meraviglioso e il giallo dei limoni era di sicuro in perfetta sintonia con le sale. Del menù non avrei lasciato lì neppure una briciola, dalla prima all'ultima proposta (omaggio compreso!) A presto in attesa dei lucani 😉
In compenso la temperatura di Torino, quella sera era un po' diversa da quella della Costiera. Attendo che i lucani ci riportino un po' di sole… 😉
@bla78 e quindi? Non credo che la trasmissione radiofonica che mi segnali sia attinente a questo post. Questo non è un luogo dove farsi pubblicità gratuitamente. Grazie.