Pane Naan per la B di Balarampur, India
cresciuti in India, è riassunta su tre linee:
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-Approccio esotico: si concentra sugli aspetti meravigliosi della
cultura dell’India. Il focus di questo approccio alla comprensione della
cultura indiana è quello di presentare il diverso, lo strano e come Hegel ha detto, “un paese che esiste da millenni nella fantasia degli europei.”
-Approccio di superiorità: essa assume un senso di superiorità e di
tutela necessarie per trattare con l’India. (…)
-Approccio curatoriale: si tenta di osservare, classificare e
registrare la diversità della cultura indiana in diverse parti
dell’India. I curatori non guardano solo alla stranezza, non valutano in
base alle priorità politiche, e tendono ad essere più liberi da
stereotipi. L’approccio curatoriale, tuttavia, ha una tendenza a vedere
la cultura indiana come più speciale e straordinariamente interessante
di quanto in realtà non sia.>>
Della mia idea di India restano i colori.
Ho deciso di partire dalle basi, dal pane, anche perchè con questo Naan è stato amore a prima vista.
Si gonfia nel forno caldo come un palloncino e una volta sgonfiato resta morbido. Spennellato di ghee o di più semplice burro fuso e insaporito da aromi è come una focaccia e può essere accompagnato a verdure oppure gustato da solo. Io ho scelto di aromatizzarlo al cardamomo e pepe nero, ma le alternative sono infinite. Qui ad esempio trovate quello di Tamara con il curry.
Ed ora la ricetta che è facilissima.
La ricetta: Pane Naan
225 g di farina
2,5 g di sale
10 g di lievito di birra fresco
60 ml di latte tiepido
30 ml di yogurt bianco
15 ml di olio vegetale (per me girasole)
1 uovo piccolo
per spennellare
30 g di burro fuso
pepe nero macinato al momento
cardamomo in polvere
Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido. Setacciare la farina in una ciotola e poi aggiungervi latte e lievito, cominciando ad impastare, e proseguire con lo yogurt, l’olio, l’uovo ed infine il sale. Impastare finchè l’impasto non è soffice e liscio. Coprire la ciotola con pellicola e mettere a lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido.
Sgonfiare l’impasto. Accendere il forno a 230° e farlo scaldare con una teglia all’interno.
Nel frattempo dividere l’impasto in 4 pagnottine. Stenderle con il mattarello fino a formare una forma a goccia, spessa 0,8-1 cm.
Scaldare sul fornello una padella larga o da crepes.
Quando il forno è ben caldo, aprire lo sportello e velocemente depositare un naan sulla pastra, richiudendo subito. Il naan si gonfierà come un palloncino e dovrà cuocere per 4 minuti. Sfornatelo e deponetelo sulla padella rovente, per appena un minuto: si deve giusto colorare.
Ripetere l’operazione con tutti i naan, tenendoli poi al caldo sotto un panno.
Al momento di servire, meglio se tiepidi, spennellare con buro fuso (o ghee) e aromatizzare con pepe nero macinato al momento e polvere di cardamomo
Questa ricetta partecipa all’Abbecedario Culinario Mondiale per la B di Balarampur, India, ospitato dal blog di Cindy.
Grazie, Ale, per le parole e lo spirito con cui hai affrontato questo paese così fascinoso e contradditorio.
Io spero sempre di riuscirci ad andare prima o poi, ma non solo come tuista, chissà 🙂
E di questi pani mi strafogherei! :-)))
Grazie a te. Alla fine in questa puntata dell'Abbecedario sono stata proprio conquistata dai pani! 🙂
Beh Ale dopo un post così c'è da fare un applauso in silenzio… l'amore che ci metti, la passione per i dettagli, la storia, la cultura che ci trasmetti …La ricetta del pane la segno perchè è tanto che volevo farlo e adesso ho le dosi perfette, ma esco di qui arricchita per le nozioni lette.. sei riuscita a racchiudere tutto il profumo intenso di un popolo, i suoi colori caldi, la sua bellezza… è un luogo che da tempo ho voglia di visitare… sto aspettando che Gin diventi un pò più grande in modo da godere a pieno e ricordarsi un pò di questa terra… un abbraccio:**
Cara Simona, a me l'India suscita tutte queste emozioni contrastanti. Avrei voluto renderle ancor più giustizia senza cadere nella banalità… Un grande abbraccio a te! :-*
Bellissimo post! Approcciarsi ad un paese cosi diverso e lontano non è affatto facile.
La ricetta devo proprio provarla, ne ho provate un paio ma non mi hanno soddisfatta. Grazie!
Stefania, a me sono venuti al primo colpo! Fammi sapere!! 😀