Grazie al più recente episodio di
#socialfoodewine, con +Biteg Italy – Turismo Sviluppo Piemonte, con la collaborazione dell’ATL di Cuneo, ho avuto modo di scoprire qualche aspetto gastronomico del territorio cuneese. Il tema spaziava tra cioccolato e birre artigianali, con un’escursione sul tema dei marroni, vero e proprio tesoro cuneese, che danno vita a squisite preparazioni dolciarie, tra cui il marron glacè, da noi regalo natalizio per eccellenza, ma che oltre i confini italiani si vende e consuma con gusto tutto l’anno.
Come d’abitudine ai #socialfoodewine, ho avuto modo di conoscere alcune affascinanti storie, da quelle artigianali a quelle industriali, sempre guidate dalla passione per la qualità.
Tutte queste storie avrò modo di raccontarle nel dettaglio nei prossimi post; ora solo un breve excursus di anteprima.
L’avventura ha inizio con la visita ad
Agrimontana, produttore d’eccellenza di confetture e frutta candita, tra cui i deliziosi marron glacés, ma non solo.
Anche gli altri frutti, dopo una canditura lenta ed accurata vanno a far parte del ripieno di deliziosi grandi lievitati, anche quelli più moderni e anticonvenzionali come il panettone all’albicocca di Lagnasco.
Poi ci sono le gelatine e le confetture, prodotte in modo assolutamente naturale, quasi come potremmo fare noi a casa, soltanto aiutati dalla tecnologia per una cottura veloce che faccia conservare loro colore e profumo.
Discorso a parte si fa per i
nuovi prodotti per la gelateria artigianale, distribuiti soltanto a gelatieri particolarmente attenti alla qualità delle materie prime e che hanno superato un’altrettanto accurata selezione, tanto da formare il club esclusivo degli “
Artisti del Gelato“. Da noi a Torino troviamo Alberto Marchetti.
Prodotto di gran lusso sono le violette candite. Veri piccoli delicati fiori, passati nello sciroppo di zucchero ad uno ad uno, per formare coccole dolci che sono quasi gioielli.
Baladin è sinonimo di birra artigianale in Piemonte, ma i meriti di Teo Musso sono tanti: non solo quello di aver ridato voce alla produzione di birra artigianale, ma anche quello di aver creato dal nulla una storia di imprenditoria di successo, circondata da una nuvola di romanticismo e magia bohémienne. Qui conosciamo non solo la storia di Baladin dal principio, ma abbiamo anche modo di immergerci nelle splendida atmosfera di
Le Baladin, il locale dove tutto ebbe inizio, punto di riferimento nel cuneese, per la musica dal vivo e per la degustazione di birre mai banali, accompagnate ad ottimi piatti. Sontuoso lo stinco alla birra.
La
Pasticceria Arione 1923 , locale storico nel centro di Cuneo, fornisce un esempio di coloro che fanno quotidianamente il proprio lavoro con semplicità e dedizione fino a creare un’impresa solida, conosciuta ovunque. I cuneesi al rhum sono partiti da qui, per conquistare il mondo, e non hanno davvero nulla a che vedere con le loro imitazioni industriali. Li vediamo fare, nel laboratorio retrostante il locale; è il miglior modo per comprendere la magia di un dolcetto che da quasi cento anni è prodotto a mano, uno ad uno.
Venchi è un nome conosciuto nel mondo, famoso per la qualità del suo cioccolato e, recentemente, anche del suo gelato. L’azienda esiste dal 1878, ha fatto tesoro della propria lunga storia ma è decisamente proiettata verso il futuro, verso la nuova frontiera del gusto: un esempio su tutti i cioccolatini con una punta di sale, perfetti da abbinare ad un bicchiere di chardonnay e da degustare come aperitivo.
Il tutto è stato condito dalla squisita ospitalità di
Hotel Lovera Palace, per il pernottamento e il pranzo del primo giorno, di
Le Baladin, per la cena del mercoledì, e del
Relais Cuba Chocolat per il pranzo del giovedì.
Qualche altro spunto di conoscenza del territorio cuneesel’ho avuto grazie al tour organizzato all’interno del Salone del Gusto 2014. Qui ci siamo mossi su strade per me più consuete, facendo amicizia con la nocciola , il tartufo, i formaggi e una novità per me, l’agnello sambucano.
A guidarci in questo minitour alla scoperta di delizie è stato lo chef
Stefano Paganini, chef del ristorante Alla Corte degli Afieri di Magliano Alfieri, piccolo borgo che fu residenza estiva del celebre drammaturgo.
I prodotti che Paganini ci presenta sono quelli del territorio e quelli che lui utilizza quotidianamente per creare i suoi piatti.
La nocciola, naturalmente Tonda Gentile delle Langhe è quella dell’
Azienda Papa dei Boschi, che oltre alle nocciole intere, produce diversi prodotti adatti alla cucina, quali la pasta di nocciola e le creme.
Seconda tappa il tartufo; è quello di
Tartuflanghe, azienda nata nel 1980, che da anni permette, grazie alla produzione di prodotti a base di tartufo di far gustare il prezioso tubero anche fuori stagione. Dai tagliolini con tartufo essiccato, alle creme, al tartufo in lamelle disidrate, questo prodotto di eccellenza non è più un prodotto esclusivamente stagionale, ma si può gustare al meglio tutto l’anno.
Terza tappa i formaggi e il burro di
Beppino Occelli, una vera istituzione per gli amanti del formaggio e uno dei burri più buoni al mondo: pochissime parole per una bontà davvero indescrivibile.
Concludiamo con l’
agnello sambucano, presidio slowfood e tipico della zona della Valle Stura occitana. Una carne saporitissima, riconoscibile dall’ossicino piatto della costoletta.
A prestissimo con tutte le storie di queste aziende! 😉
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Sei sempre così interessante, esaustiva, precisa. Questo post è bellissimo, si respira dell'orgoglio….dovremmo coltivarlo più spesso, questo coraggio di essere italiani. E' sempre bellissimo passare di qui! Tanti baci, A.
quante belle cose ho visto e letto, post interessante…;)
Mamma mia quante delizie !! Il cioccolato di Venchi è buonissimo, una volta all'Eurochocolate ho lavorato allo stand di Venchi ed abbiamo assaggiato cose divine:) anche i formaggi piemontesi…mmm!! Che terra ricca di prelibatezze la tua Ale!! Vien voglia di fare tappa in ogni posto per assaggiare tutto!
Un abbraccio
Ho seguito te, Carlo ed Aurora dai social.. mi avete fatto crescere una gran invidia.. e una gran fame 😀