“Agnolotti” ricotta e spinaci, il perfetto comfort food.
Chiedere a un goloso di raccontarti il suo comfort food preferito, può essere una pessima idea, perchè potresti trovarti con un elenco infinito di piatti diversi.
Chiederlo a una foodblogger è diverso! Nella cucina di una foodblogger, lo stesso piatto compare non più di una volta all’anno, anche quando è messo in programma, viene scalzato dall’ultima ricetta scoperta su un libro o sul blog di un’amica, o peggio ancora dal raro ingrediente che ha la stagionalità di soli cinque giorni all’anno! Le persone che quotidianamente si nutrono alla sua tavola già lo sanno e se ne sono fatti una ragione perchè, d’altronde, diciamolo, la foodblogger asseconda i gusti del suo blog, ma si prende anche cura dei palati degli assaggiatori…e quindi non è mai un sacrificio.
Ma…c’è un ma…un piatto – tavolta due – ma mai più di tre, che tornano con più frequenza…e che probabilmente non sono mai stati fotografati. Sono i piatti che preparava la mamma, non sono piatti d’alta cucina e spesso non ricalcano neppure una tradizione specifica, se non quella di casa. Non sono l’asso nella manica per gli ospiti che si vuole stupire, sono la coccola speciale per le persone di casa. E sono il comfort food speciale pure per se stessi!
Nel mio caso sono gli agnolotti. Li chiamo così, pur non avendo ripieno di carne, perchè a casa mia si sono sempre chiamati in questo modo. Sono giganti, come morbidi cuscini su cui posare il capo…la spiegazione è che mia nonna prima, e mia mamma poi, non avevano il tempo e la voglia di farli piccini: soprattutto mia nonna, sempre intenta a cucire, a vedere i minuscoli plin piemontesi, le sarebbe preso un infarto.
Avete presente quando ritrovate un oggetto, magari un giocattolo, che non vedevate da moltissimi anni: lo ricordavate gigante e lo ritrovate piccolino, non perchè abbiate mangiato i funghetti di Alice, ma perchè siete cresciute voi.
Ecco, una cosa non è cambiata: se mia mamma prepara questi “agnolotti”, sono ancora grandi come quando ero piccina…e ancora oggi li devo tagliare in 4 con la forchetta per poterli mangiare! Saranno cresciuti con me? 😀
Il ripieno è di ricotta e spinaci, a volte di sola ricotta, ma con gli spinaci è quello che mangiavo a cucchiaiate mentre mia mamma li preparava, da quando arrivavo appena al tavolo della cucina e sulla sedia mi ci sedevo in ginocchio, a quando l’aiutavo a girare la manovella della macchina per stendere la pasta.
Il sugo è di pomodoro…qualche volta è ragù di carne, ma quello che preferisco è quello di solo pomodoro al basilico, con le foglie spezzettate dentro, che tiravamo fuori dalle bottiglie, quando ancora facevamo la conserva in casa.
Tutti questi profumi e aromi li ho portati ora nella mia, di casa, e devo dire che, quando li preparo, gli agnolotti giganti (che ora sono diventati i miei) hanno ancora la stessa magia.
Per il contest promosso da Elisa de Il Fior Di Cappero
e Enrica di Coccola Time sul comfort food e ispirato a
Pippi Calzelunghe e alla sua cucina, sono davvero il primo piatto che mi è venuto in
mente.
Quando preparo questa pasta per il mio fidanzato, poi gli chiedo “ti piace?”-“ti piace?” con più insistenza delle altre volte, perchè facendogli assaggiare questi sapori lo porto in quella parte della mia vita in cui lui non era ancora accanto a me.
Mi è sembrato il più giocoso dei miei piatti, vicino alla figura di Pippi che io ricordo molto più nel telefilm che nel libro, con il suo faccino simpatico e i suoi capelli arancioni.
Eccolo, allora, il comfort food del mio cuore: e, credetemi, se vi passo la ricetta è perchè vi voglio proprio bene! 😀
La ricetta: Agnolotti giganti con ricotta e spinaci
-per la pasta:
200g di semola di grano duro
circa 100 g di acqua tiepida
un pizzico di sale
-per il ripieno:
250 g di spinaci freschi
200 g di ricotta ben scolata
1 tuorlo
40 g di pecorino grattugiato
sale
-per il sugo:
300 g di passata di pomodoro
1 spicchio d’aglio
olio evo
foglie di basilico
formaggio grattugiato (pecorino o parmigiano)
Lavare e cuocere gli spinaci senza acqua, coperti, con un pizzico di sale finchè non sono morbidi. Lasciarli raffreddare.
Intanto impastare insieme farina con il pizzico di sale e acqua, fino ad ottenere un panetto asciutto e liscio. Lavorare a mano la pasta per almeno dieci minuti. Coprirla con una ciotola sul piano di lavoro e lasciarla riposare mezz’ora.
Nel frattempo, tritare gli spinaci, aggiungervi la ricotta scolata, il pecorino e il tuorlo. Mescolare bene per ottenere un composto omogeneo e aggiustare di sale, se occorre.
Far dorare in due cucchiai d’olio lo spicchio d’aglio senza l’anima, aggiungere poi la passata e far cuocere, regolando di sale, fino ad ottenere la giusta consistenza (circa mezz’ora). Aggiungere un goccino d’acqua quando occorre, per prolungare la cottura, senza farlo inspessire eccessivamente.
Completare alla fine con qualche foglia di basilico.
Per la pasta, stendere la sfoglia con il mattarello o con la macchinetta in lunghe strisce. Deporre al centro della sfoglia delle palline di ripieno grosse come noci. Ripiegare una metà sull’altra per il lungo, schiacciando prima ai lati di ogni pallina di ripieno per far uscire tutta l’aria e poi salsando bene il bordo lungo. Ritagliare poi i ravioli con la rotellina dentata, uno ad uno; verranno un po’ storti e disuguali, ma è quello il bello.
Ripetere con ogni porzione di pasta.
Portare ad ebollizione una pentola d’acqua, salare e cuocervi i ravioli. Scolarli delicatamente in un piatto, perchè non si rompano e lascino andare un poco dell’acqua che hanno accumulato. Poi servirli nei piatti, intervallando con formaggio grattugiato e il sugo di pomodoro preparato in precedenza.
(E se ve ne avanzano, conditeli già e conservateli, il giorno dopo, riscaldati, saranno ancora buonissimi.)
Con questa ricetta partecipo al contest di Elisa ed Enrica “Benvenuti a Villa Villacolle”.
cara Alessandra…. allora per te un grazie doppio!!!!!
gigante come i tuoi super agnolotti!!
altro che comfort food… un piatto così ti mete in pace con il mondo!
grazie di averceli regalati!
ciao
elisa
E sai come si fa in fretta facendoli giganti? 😀
Un abbraccio, Eli!
A.
Gli agnolotti e tutte le paste ripiene in genere sono anche il mio comfort food. A casa nostra si preparano raramente, ma a Natale tutta la famiglia si riunisce per questo rito ed il risultato è eccezionale. Questi tuoi, con ripieno di magro e quel sughetto profumato, mi fanno venire un'acquolina che non ti dico!
Giulia, a me "conforta" pure prepararla la pasta ripiena! Certo bisogna ritagliarsi un po' di tempo…ma noi siamo in due a casa, non ci vuole moltissimo…e poi sai che soddisfazione!?!
Un grande abbraccio!
Ale, che spettacolo, e che belle foto. Brava dolce amica! Un abbraccio affettuosissimo, A.
Ale, ma allora quando passi da Torino? Io ti aspetto con un carico gigante di agnolotti giganti! <3 <3 <3
Ale adesso non è per fare quella che vede agrumi in ogni dove, ma per anni mia mamma ogni Natale ha fatto una decina di vassoi di questi mega ravioloni ricotta e spinaci su commissione per un signore sardo. Lui le ha sempre fatto aggiungere nel ripieno una grattata di scorza di limone non trattato. Poi ne tenevamo un vassoio per noi, e c'era sempre la doppia porzione: finiva immancabilmente con l'amletico dubbio meglio con o senza limone? io li adoro in tutti i due i modi! Hai ragione: sono un vero super comfort food! Prova la variante una volta che hai tempo…penso ti piacerebbe!
Sì, sì! Hai ragione, Betulla, è proprio così! Di solito la buccia di limone si mette in quelli "solo ricotta". Ma, c'è un ma… Io e mio papà siamo rompini…e quindi a mia madre non gliel'abbiamo mai fatta mettere; anche perchè lei ha la manica larga sul limone e quell'unica volta ci era andata giù pesante! Roba da papille anestetizzate! 😀
Mio marito infatti lamenta sempre il fatto che anche se una cosa è buona la deve salutare… tanto non la vedrà mai più! Povero, che vita dura! Gli agnolotti di casa sono sempre spettacolari
Già, Lara, lamentiamoci, che tutti quelli che mangiano quotidianamente pasta al sugo e fettina farebbero cambio subito con i nostri "assaggiatori ufficiali"! 😀
Ti abbraccio forte Lara! :-*
Dolce Ale…questi agnolotti sono stupendi…come al tuo solito!!! Le foto sono sempre molto belle…e poi ma quanto sei deliziosa nella foto qui in home page??!!! Sei bellissima tesoro!!!! Un grande baciooooooo ♥
Ma grazie Ila! <3
Foto frutto di una giornata luminosa e di una quarantina di autoscatti dove mettevo a fuoco in un punto imprecisato, scattavo e durante il conto alla rovescia correvo a sistemarmi con una faccia diversa ogni volta. è stata dura, ma se me le fossi fatte fare sarei stata di sicuro meno spontanea! 😀
Ti stra-abbraccio! 😉
Ciao Ale 🙂 Ho diversi comfort food e sugli agnolotti non posso non darti ragione.. sono coccola allo stato puro, che buoni!!! I tuoi devono essere davvero ottimi, tanto tanto invitanti! Complimenti e un grande abbraccio, felice settimana 🙂 <3
Grazie cara Valentina! Due regole per me: la semplicità e la grandezza…soffici come cuscini!
Ti abbraccio forte! 😀
stupendi…cosi grandi semplici eppure goduriosi…dalle foto rendi l'idea di un piatto cosi avvolgente…comunque me li son segnati…mi hai dato un'idea voglio proprio rifarli!!! grazie per aver prtecipato!
Grazie Enrica! Era proprio l'idea che volevo dare. Ho tante ricette di pasta ripiena sul blog, ma questa, la più semplice, è anche la più Mia!
Un grande abbraccio!
Buonissimi! Questo è un piatto quasi del sud! mi ricordano i ravioli di ricotta di mia madre: impasto semola e acqua (senza uova), formato gigante, sugo al basilico… Mi tufferei in questo piatto colorato, saporito, salutare, godurioso. Ti abbraccio Ale!
Hai fatto centro, Raffaella! Non proprio del sud Italia, ma delle isole, infatti mia madre è sarda e questi agnolotti vengono proprio dalla sua tradizione di casa.
Un grande abbraccio a te! :-*