Sedici: l’alchimia dei sapori – il contest – ep. 2 Caseari
E la prima puntata del nostro glorioso contest #Sedici è andata.
Pensavamo fosse più semplice, soprattutto ci aspettavamo che con poche ricette fosse più facile decretare i due vincitori. Invece la qualità dei vostri 26 contributi e la vostra voglia di sperimentare ci hanno stupite e pure stese.
Abbiamo deciso di votare separatamente con punteggio numerico ogni ricetta pervenuta. Alla fine abbiamo conteggiato i punteggi di ciascuna ricetta e discusso insieme i parimerito.
Vince l’asso pigliatutto Elisa de Il Fiordicappero con le madeleines limone e cioccolato e su questo devo dire che il mio viaggio a Parigi non ancora concluso può avere condizionato il giudizio mio e delle mie compagne, che ci siamo trovate d’accordo nell’immergerci in memorie proustoviane e pucciare queste meraviglie nella nostra tazza di infuso di tiglio.
Assieme a lei vince Valentina di An Experimental Cook con i suoi tagliolini soba con pollo all’arancia e zenzero e broccoli, direttamente da Tokio…e poi provate ad immaginare quanta voglia abbiamo di viaggiare e di provare gusti nuovi! Qui particolarmente interessante è la marinatura del pollo in succo d’arancia e zenzero.
Per questa volta ci possiamo ritenere più che soddisfatte, perchè abbiamo visto tanta voglia di provare a sperimentare e ci auguriamo che anche gli abbinamenti a prima vista più inconsueti vi stimolino a provare durante i prossimi appuntamenti. Certo è che sfogliando l’album delle vostre foto, vediamo tante ricette che ci hanno colpito per fantasia e colore…e speriamo che la prossima puntata, sebbene meno colorata, ci e vi regali la stessa soddisfazione!
Pronti, partenza, via!
Abbandonati gli agrumati, ci lanciamo di slancio nella famiglia di
questo mese: questa volta parliamo di caseari e di quanta differenza ci
possa essere tra una tipologia di formaggio e un’altra.
Nel
regolamento che trovate qui, abbiamo specificato che si partecipa con
una sola ricetta e che va chiaramente indicato l’abbinamento scelto.
Questa volta, che non c’è di mezzo febbraio- febbraietto corto corto e
maledetto, si gioca fino al 12 13 aprile alle 23,59.
La tipologia di formaggio da me scelta è quella dei formaggi a crosta lavata.
Fin dal Medioevo alcuni formaggi venivano spazzolati sulla crosta esterna con acqua e sale, o con birra o brandy, per rimuovere alcune muffe indesiderate e permettere la formazione di batteri utili che andavano poi ad incidere sul colore (rossiccio-marrone) e sul sapore finale. Il risultato è la formazione di un sottocrosta particolarmente cremoso e un’aromaticità intensissima. Se lasciati fuori frigo prima del consumo, perdono la forma, rendendo difficile il taglio ed accentuano la loro cremosità. Nicky Segnit si muove su un territorio decisamente internazionale,
mentre io comincio col dirvi che il formaggio più celebre in Italia per
questa tipologia è il Taleggio, segue il Puzzone di Moena, e va da sé, se conoscete uno o entrambi, che potete immaginare quale genere di aroma si è diffuso nel mio frigorifero.
Sono formaggi per gli amanti dei formaggi, per chi non si lascia spaventare.
Io ho scelto un formaggio francese della regione del Midi Pyrénées, il Saint Albray, dalla caratteristica forma a corona. Qui la crosta è mista, bianca e arancio, per la commistione di batteri di fermentazione rossa e di penicillum. La spazzolatura delle forme avviene manualmente, proprio per “mischiare” questi due tipi di batteri ed ottenere una colorazione melange uniforme.
L’interno è dolce e aromatico, mentre l’esterno prensenta un caratteristico gusto amarognolo.
Qui di seguito gli abbinamenti proposti da Nicky Segnit per i formaggi a crosta lavata (tutti, non solo il Saint Albray):
formaggio a crosta lavata & aglio
formaggio a crosta lavata & anice (o finocchio)
formaggio a crosta lavata & bacon
formaggio a crosta lavata & cumino
formaggio a crosta lavata & mela
formaggio a crosta lavata & noce
formaggio a crosta lavata & patata
formaggio a crosta lavata & pera
La Segnit spiega che con queste tipologie di formaggi dal gusto deciso
l’abbinamento talvolta è difficile ma i gusti decisamente dolci o particolarmente decisi come aglio oppure bacon, accettano la sfida. Un’altro modo di abbinare è quello di assecondare la sferzata del formaggio, ad esempio con patata oppure noce.
Io ho scelto di sperimentare con l’anice che, con la sua dolcezza, stempera le note amarognole del Saint Albray.
Le altre ricette da scoprire le trovate sui blog delle mie compagne:
per il formaggio fresco:
Alessandra –
Crepe agli asparagi con formaggio fresco e tartufo
e
Betulla –
Pitta con Labna Noci e miele
per il formaggio erborinato:
Irene – Paccheri ripieni di gorgonzola su crema di broccoli e mandorle tostate
per il formaggio stagionato:
Marzia – Tarte tatin di patate con caciocavallo ragusano
per il formaggio di capra:
Velia – Tortelloni di noci su fondutina di toma di capra
La ricetta: Sandwich di pane alle patate e all’anice
con formaggio a crosta lavata e finocchio marinato
per il pane alle patate e anice:
200 g di farina di grano tenero semintegrale macinata a pietra
50 g di farina di farro
125 g di patate lessate, scolate e schiacciate
120 g di acqua
1 cucchiaino colmo di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino di miele
5 g di sale
1 cucchiaio di semi di anice (o finocchio)
1 cucchiaio colmo di olio di oliva extravergine
curcuma qb
per i finocchi marinati:
1 finocchio tenero (maschio) privato della foglia esterna più dura
olio evo (una qualità non troppo piccante)
sale
pepe nero macinato al momento
per ogni sandwich, 3 fettine di formaggio Sant’Albray
Sciogliere il lievito di birra nell’acqua tiepida con il miele. Mescolare le farine con le patate schiacciate, aggiungere l’acqua con il lievito e cominciare ad impastare. A impasto formato aggiungere il sale, poi l’olio e i semini di anice e continuare a lavorare finchè non si forma un impasto liscio. Mettere a lievitare in una ciotola leggermente unta, in un luogo tiepido.
Quando l’impasto sarà raddoppiato, sgonfiarlo e lavorarlo arrotolandolo su se stesso. Formare un torchon o una treccia e deporlo in uno stampo da plumcake di circa 20×10 cm. Spolverare di curcuma. Aspettare che il pane raggiunga il bordo della teglia, poi infornare a 200° per circa 25 minuti. Battere il pane sul fondo per controllare la cottura prima di sfornare definitivamente.
Preparare i finocchi marinati mezz’ora o un’ora prima di servire: lavarli e tagliarli sottilissimi con la mandolina. Condire con olio, sale e pepe.
Su ogni fetta di pane all’anice deporre un po’ di insalatina di finocchio con il suo sughetto, compleare con le fette di Sant’Albray e mettere in forno tiepido per 5 minuti, in modo che il formaggio si sciolga.
Direi che.. la stimolazione sensoriale è assolutamente ben riuscita! Mamma mia quanta raffinatezza e cura nel deliziare i sensi! 😀 Complimenti! Mi rammarico solo di non poter mangiare soia nè formaggiiiii sigh!
Noooooo, Ely! Quanto mi spiace! Ma posso aspettarti per le prossime puntate del nostro contest? Un abbraccio! 😀
Ma io no vedo l'ora di partecipare!!!! Davvero, questo gioco qui mi prende di brutto, sarà che è in continua evoluzione sarà che voi siete fantastiche padrone di casa, insomma, hai nominato Taleggio e mi si son drizzate le antenne. Quindi a presto, ti rubo un sandwich, così intanto penso a cosa preparare. Ale, un abbraccio forte <3
Ma che bello, Ale, non sai quanto mi rendi orgogliosa di questa piccola idea del contest con le tue parole. Ci siamo giocate i formaggi, prima che tutti iniziassero a pensare alla dieta… Io aspetto con grande curiosità la tua ricetta… Ti abbraccio forte! 🙂
Ale ma è troppo sfizioso! Il formaggio poi…ti assicuro che il mio olfatto non si lascia spaventare. Tutt'altro…
Velia, un contrasto eccellente che non mi aspettavo: la crosta del Saint Albray è davvero amarognola, il finocchio e l'anice dolcissimi; sono soddisfattissima! 😀
Continuo a ripetermi nei miei commenti perché non trovo altre parole… Ogni volta che passo di qui rimango estasiata dalle ricetta, dalla foto e dal racconto! Fantastica!
Grazie Ale! Stiamo facendo un lavoro eccellente…ma molto del merito va alla bibbia dei sapori; sto scoprendo cose che non conoscevo e mi sento stimolata a provare nuovi abbinamento come non mai!! 😀
Mi sono fermata alla spazzolatura delle forme per ottenere la miscela di batteri che regala la nuance arancione al formaggio, e mi son persa a paragonare questi piccoli capolavori (odorosi) con le nostre capigliature colorate, pettinate e accudite con cura!! ma quanto è bello il tuo pane all'anice???Lo immagino profumatissimo e sorrido -anche perchè il nome scientifico dell'anice è Pimpinella anisum! Non è bellissimo Pimpinella? tenerissimo!
Ecco, Betulla, un panino così è un vero pimpinelleggiamento! Dopo mi sono sentita ubriaca di gioia! 😀
Ciao Ale! Che bello aver scoperto questo bel gruppo stamattina….bellissimo il nuovo tema, non vediamo l'ora di partecipare, adoriamo tutti i formaggi! Chissà quanti ne avrai assaggiati a Parigi! Bentornata, un bacione!
Belle, sono felicissima di avervi in #Sedici e aspetto la vostra ricetta con enorme curiosità! Bacioni volanti a voi! 😀
Ma sai che non l'ho ancora assaggiato questo? Ma è tipo quello che si usa nella Tartiflette o non c'entra nulla? Se la sognano una merenda così i bimbi figli delle merendine!!
è più aggressivo, Irene! Con uno spiccato gusto amarognolo nella buccia! Il finocchio e l'anice alleggeriscono un sacco le note amare! Ti abbraccio! 🙂
W i sandwich…quelli homemade, anti tristezza, anti stomaco che brontola e con quel sapore carico che ti rimette al mondo! Buon mese di alchimie, Ale bella…urge chiacchierata. Un abbraccio 🙂
Marzia, fai questo pane con le patate, è superrrrrrrr! Ti abbraccio forte! 😀
Ale bella, eccomi con la ricetta di questo mese:
https://mieleselvaggio.wordpress.com/2015/03/22/hand-pies-patate-e-taleggio/
Nel caso ti chiedessi come mai ho tolto la crosta dal taleggio, ho da dirti, a mia discolpa, che quei mostriciattoli di figli che ho, mentre io mi destreggiavo leggiadra (come dici tu) in cucina col cavalletto, hanno rubato il pezzo di formaggio e lo hanno tenuto in mano per qualche minuto. Quindi non riuscivo a tirar via l'incarto e ho dovuto grattar via un po' tutto. Mi perdoni?
A.
Ohmamma, muoio! 😀 Me li immagino che saltellano per caso con un pezzo di formaggio puzzoso tra le manine calde! 😀
Grazie per la tua ricetta, Bella Mia! Mi ha fatto tanto piacere che tu abbia voluto cimentarti con questi puzzoni con crosta! :-*
mi ero persa "asso pigliatutto!!!! ahhahahaah!
grazie ancora!
sto lavorando alla nuova sfida!
ciao
elsa
Ti aspettiamo con grande curiosità…per il mascarpone fatto in casa! A prestissimo, Elisa!