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Bejgli ai semi di papavero dall’Ungheria

bejgli_slideshow_miniEcco, l’ho fatto di nuovo.

Il primo e ultimo Bejgli ungherese della mia vita risale al 10 dicembre 2012, qui sul blog, con un ripieno dolcissimo di noci, il diós bejgli. Ma era da allora che mi ripromettevo di provare questa versione, che mi sembra molto più caratteristica e affascinante, con la sua spirale nera e lucida come petrolio, il mákos bejgli con i semi di papavero.

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Il Bejgli è un dolce che fa parte della tradizione natalizia dei paesi dell’est europeo: l’Ungheria in primis, ma anche la Polonia, dove viene chiamato Makowiec, parola che fa riferimento a màkos, il papavero, e poi ripreso in forme simili in altre realtà del centro Europa, non ultima la Gubana triestina, che riprende la spirale, anche se poi, in quest’ultimo caso, il dolce viene ancora attorcigliato su se stesso.
Bejgli deriva da Beug, la radice di Beugen che significa curva, la stessa radice dell’yiddish bagel, anche se qui c’è solo la curva senza alcuna traccia del buco centrale.

Pare che l’origine del dolce affondi le radici nella tradizione della lontana Armenia, arrivato forse in Ungheria durante un’invasione.

Se lo fate stringetelo stretto, altrimenti si allargherà così in lievitazione e cottura! 😉

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