Focaccia della Befana La tradizionale focaccia dolce dell'Epifania
La focaccia della Befana è il dolce che qui in Piemonte si mangia per l’Epifania. E’ una focaccia soffice, dall’impasto profumato di arancia, simile a quello della Colomba pasquale.
La tradizione della fava secca
Al suo interno si nasconde una fava secca e chi la trova, secondo la tradizione, deve pagare la focaccia! L’usanza è diffusa in altre parti d’Europa, in Francia in particolare, dove esiste la galette des rois, tutta diversa nella forma, ma con la peculiarità di avere una o due fave al suo interno: una per designare il re della festa, e la seconda per decidere chi offre questo benedetto dolce!
La ricetta
La mia personale focaccia della Befana deriva da una serie di ricette collaudate di brioches, un po’ aggiustate per l’occasione, con l’assenza di arancia candita, sostituita da albicocche disidratate e rinvenute nella grappa.
Manco a dirlo, mi mancava la fava…ci ho messo un fagiolo, tanto la focaccia era fatta in casa e non doveva pagarla nessuno! 😀
- 50 g di farina manitoba
- 25 g di acqua
- 1 g di lievito di birra
- 190 g di farina manitoba
- 90 g di latte intero
- 65 g di zucchero
- 50 g di burro
- 2 tuorli
- 4 g di lievito di birra fresco
- 2,5 g di sale
- 1 cucchiaio di grappa
- la buccia di un'arancia grattugiata
- 100 g di albicocche disidratate
- 1 albume
- 1 cucchiaio di zucchero
- mandorle a lamelle
- Preparare la biga e farla maturare per circa 8 ore a 19 gradi.
- Mettere ad ammorbidire le albicocche in acqua tiepida con un po' di grappa.
- Nell'impastatrice far sciogliere la biga nel latte a temperatura ambiente con il lievito di birra.
- Cominciare ad aggiungere un po' di farina, poi un tuorlo e poi metà dello zucchero, fino ad ottenere un impasto.
- Aggiungere ancora un po' di farina, il secondo tuorlo, il sale e il restante zucchero ed impastare fino ad ottenere un impasto bello liscio.
- Tenere un paio di cucchiai di farina da parte.
- Aggiungere il burro in tre - quattro riprese, continuando ad impastare.
- Aggiungere la grappa e la buccia d'arancia e la farina tenuta da parte.
- Infine scolare le albicocche, tagliarle a striscioline e aggiungerle al'impasto.
- Trasferite il tutto in una ciotola infarinata e far maturare in frigo per circa 8 ore.
- Far riscaldare l'impasto per circa 1 ora e mezza.
- Lavorarlo brevemente nella ciotola e farlo lievitare un'ora.
- Stenderlo sulla spianatoia infarinata fino ad ottenere una forma circolare.
- Incidere il cerchio in 16 spicchi, senza arrivare al centro, poi incrociarli 2 volte, a due a due.
- Inserire il fagiolo in una delle fette.
- Lasciare lievitare la focaccia nella teglia fino al raddoppio.
- Scaldare il forno a 200°C e nel frattempo spennellare la focaccia con albume e zucchero e spolverarla di lamelle di mandorla.
- Infornare e dopo 10 minuti circa di doratura coprire con carta stagnola e far cuocere ancora a 180° per altri 20 minuti.
Non conoscevo questa ricetta ma mi ha davvero conquistata 🙂 Complimenti Ale, l’adoro ^_^
Grazie Consu, tu sei sempre sempre supercarina con me! Grazie! 🙂
Neanch’io conoscevo questa focaccia, ma adoro le tradizioni, soprattutto quando i “simboli” sono mangerecci! Dev’essere fantastica! Buona Epifania Ale…baci, Mary
Grazie Mary! Un grande abbraccio a te! :-*
Cara Ale…questa focaccia non l’ho mai fatta! Starebbe bene nella mia Isola dei dolci perduti, e sicuramente me la segno per il prossimo anno! é davvero bella, sofficiosa e “profumata d’antico”! Salterò la fava però, perchè sarei capace di rompermi un dente con le mie stesse mani! eh eh! un bacione
Facciamola viaggiare fino all’Isola, allora! L’originale è con l’arancia candita, molto simile ad una colomba, ma più “piatta”! un bacio a te! 😉
Quest’anno ho deciso di impratichirmi coi lievitati quindi ogni ricetta di questo genere mi attira! E qui mi attirano anche le albicocche secche (che adoro) rinvenute nella grappa…
Bella idea!
Che bello, Laura… i lievitati richiedono un po’ di pazienza, ma una volta trovate le modalità più consone a ciascuno diventano un fatto molto personale… In bocca al lupo con i tuoi lievitati! 😉