Shropshire fidget pie, torta con patate, mele e bacon
Questa volta mi sono ritagliata un pochino di tempo per scegliere una ricetta davvero speciale da replicare qui: la Shropshire fidget pie, con un ripieno eccezionale.
Merito del contest Sedici, ho scoperto questa ricetta inglese tradizionale, che abbina il bacon alle mele. Si tratta di una classica torta coperta, con un ripieno che mi ha fatto venire l’acquolina in bocca solo a leggerne gli ingredienti. All’interno di una classica brisé si trovano infatti patate, mele, cipolle e bacon, insaporiti con salvia, pepe e noce moscata e il tocco particolare del sidro di mele.
Come tutte le ricette tradizionali ne esistono infinite varianti: c’è chi sostituisce il bacon con il prosciutto affumicato, chi cuoce in acqua tutti gli ingredienti prima di inserirli nel ripieno e chi invece li passa in padella (con burro of course!), chi la bagna con il sidro o chi, più tradizionalista inumidisce il ripieno solo con acqua, chi cambia gli aromi, ma il risultato infine è quello: una torta alta, profumatissima, da fare subito, prima che arrivi il caldo!
Le mele tradizionalmente usate in Inghilterra sono le Bramley, la varietà che viene utilizzata per il circa 95% di usi culinari. Sono mele grandi, come le Granny Smith (più conosciute da noi), con una guancia rossa dove batte il sole e con un gusto tendente all’acidulo.
La loro storia è molto bella e l’albero dal quale si sono originate tutte le piante di mela Bramley è un’istituzione. Nel piccolo villaggio di Southwell, a due passi dalla foresta di Sherwood, nel Nottinghamshire, che molti ricorderanno per essere il nascondiglio sicuro di Robin Hood, abitava una ragazza Mary Ann Brailsford, che nel 1809 piantò i semini di una mela nel suo giardino, dai quali nacque il primo albero di mele Bramley. Nessun nome, ancora, fino al 1846, quando il terreno dove era situato il cottage venne acquistato da Matthew Bramley. Un suo collaboratore gli chiese di poter innestare l’albero con un ramo proveniente dai suoi frutteti, con l’intento di produrre mele buone e commestibili. Bramley accettò, imponento il proprio nome al nuovo frutto e alle nuove piante. Il successo è arrivato ora a compiere i 207 anni.
Come ogni bella storia che si rispetti anche l’albero dei Bramley conobbe un momento buio: agli inizi del ‘900 una violentissima tempesta colpì l’albero che si salvò solo per miracolo e ancora oggi ne porta i segni. Da lì la diffusione più intensa, tanto che pare che non ci fu un altro cibo più consumato come le mele Bramley durante la prima guerra mondiale.
Oggi il mercato delle Bramley nella sola Inghilterra vale qualcosa come 50 milioni di sterline, quasi 60 milioni di euro. Bella storia, eh?
Il tagliere a forma di melanzana che vedete in foto, non è solo coloratissimo, antiscivolo e comodo da usare, ma fa anche risaltare qualsiasi piatto, soprattutto su una tovaglia chiara! Lo trovate su Euronova.
- 200 g circa di pasta brisé
- 1 cucchiaio di pan grattato
- 1 patata grande
- 1 cipolla grande
- 2 mele (per me renette)
- 6-8 fettine di bacon
- 70 ml di sidro di mele
- qb zucchero di canna
- qb sale
- qb pepe
- qb noce moscata
- 1 rametto di salvia fresca
- qb olio evo
- qb latte per spennellare
- Scaldare il forno a 190°C.
- Foderare uno stampo di 18-19 cm di diametro con carta forno e con uno strato di brisé stesa sottile, ricavando un bordo alto 4-5 cm. Foderare con un foglio di carta forno e riempire di fagioli secchi per la cottura in bianco.
- Far cuocere per 15 minuti.
- Intanto preparare il ripieno: affettare tutte le verdure e farle rosolare in padella, separatamente, con un filo d'olio (il burro se proprio volete essere filologicamente corretti).
- Far rosolare anche le fettine di bacon sulla padella rovente.
- Quando il fondo è pronto, svuotarlo dai fagioli e farcirlo alternando strato di patate, cipolle, mele e bacon, insaporendo gli strati con sale, pepe e gli aromi.
- Spruzzare su ogni strato un poco di sidro.
- Stendere la pasta brisè restante e ricavare un coperchio da fissare bene al fondo, ricordando di inciderlo con dei taglietti e ricavando un buchino centrale per far evaporare i liquidi in eccesso. Io ho usato la bocchetta di una siringa per dolci come sfiatatoio.
- Decorare a piacere con ritagli di pasta e spennellare con un po' di latte.
L’aspetto è davvero scenografico e chissà che sapore 😛
Questa me l’ero persa proprio, alla fine l’hai rifatta è bellissima e posso solo immaginarmi il sapore fantastico. La devo provare al più presto prima che come dici te arrivi il caldo torrido, amo le pies e questa non può mancare nel mio repertorio.
Buon fine settimana