Torrijas, tradizione della Settimana Santa Un dolce spagnolo tipico del periodo di Quaresima
Vi presento oggi un dolce tipico del periodo di Quaresima che arriva dritto dritto dalla tradizione spagnola: sono le torrijas.
Vorrei declamare innanzitutto, vicino a dolci estremamente più elaborati e studiati, l’estrema semplicità di questo, che sembra nascere nella notte dei tempi, assieme agli ingredienti che lo compongono: pane duro, latte, uova e zucchero.
La storia delle torrijas
Le torrijas sembrano essere di origine conventuale: era appunto nei conventi che si recuperava in questo modo il pane secco, aggiungendovi altri ingredienti e dandogli nuova vita con la frittura. Nel periodo di Quaresima, quando la carne e il pesce e i grassi animali erano vietati, un cibo semplice ricco di latte e uova era perfetto per dare energia, soprattutto ai bambini e agli anziani che soffrivano di più dalle privazioni imposte dalla religione.
Si prendevano dunque due piccioni con una fava: si recuperava il pane avanzato e si otteneva qualcosa di gustoso e goloso.
Le storie legate a questo dolce, però, gli danno un significato religioso in più. Secondo il rito cattolico il pane è il corpo di Cristo che muore il venerdì santo e anche il pane delle torrijas è pane morto, perché ormai secco e duro. Il latte e le uova sono i bagni di purificazione necessari perché il corpo resusciti, mentre la frittura rispecchia proprio la sofferenza del Calvario e della morte. Con la frittura si ottiene un pane e un metaforico corpo “nuovo”, una sorta di risurrezione del pane che lo rende un dolce “divino”.
Ingredienti semplici, successo assicurato
Al di là delle considerazioni teologiche, la torrija trova la sua forza nella sua semplicità. Si prepara con ingredienti che abbiamo praticamente sempre in casa o che sono reperibili in un attimo, e anche il tempo di preparazione è inferiore a qualsiasi altro dolce.
Il pane che si preferisce è un pane casareccio, che assorbe il latte senza spappolarsi. Provatele con un pane ai cereali o un pane integrale, saranno ancora più gustose.
Il latte con cui il pane viene bagnato si aromatizza con cannella e, a piacere, con buccia di limone che con la cannella crea un abbinamento davvero particolare.
Le torrijas una volta fritte si dolcificano con miele o vengono semplicemente passate nello zucchero o zucchero a velo misto a cannella. Sono buone così semplici, ma nulla vi vieta di trattarle come un french toast e accompagnarci dei frutti di bosco o dello yogurt alla vaniglia.
Infatti le torrijas, pur restando un rito tradizionale della settimana che precede la Pasqua, vengono ormai preparate anche come dolce della merenda o della colazione… sono talmente semplici e golose!
- 6 fette di pane casareccio di un paio di giorni
- latte 150-180 ml
- cannella
- buccia di limone
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- uova 1
- farina di semola
- per rifinire
- zucchero o zucchero a velo o miele
- cannella
- Scaldare il latte in un pentolino con la buccia di limone (solo il giallo) e la cannella (un bastoncino o in polvere un'abbondante spolverata). Poi lasciarlo riposare per 10 minuti.
- Quando il latte è tiepido togliere la buccia di limone, dolcificarlo con un cucchiaio di zucchero e versarlo sulle fette di pane disposte in un piatto. Lasciar assorbire il latte per circa 20 minuti.
- Portare l'olio a temperatura e nel frattempo sbattere leggermente l'uovo.
- Passare le fette di pane nella farina per un momento e poi intingerle nell'uovo da tutti i lati. Friggerle fino a doratura.
- Poi spolverare le torrijas con zucchero e cannella (o bagnarle di miele).
- Servire ancora calde ma non bollenti.