Carabaccia, la zuppa di cipolle alla fiorentina Da Firenze fino in Francia, le cipolle in una versione storica
Durante il Rinascimento era molto in voga, secondo il comune sentire, enfatizzare il gusto “dolce” dei cibi. Laddove questi difettavano in dolcezza si aggiungeva zucchero ed aromi dolci. Ricordiamoci dei tortelli di zucca alla mantovana, citati sempre da Messisbugo nel suo ricettario, ingentiliti, qualora la zucca non bastasse, da amaretti e mostarda di frutta.
Questa è la volta delle cipolle che vengono ulteriormente addolcite dall’uso di aceto, zucchero e mandorle. Poi viene l’impronta aromatica e dolciastra della cannella che dà il tocco finale.
A me invece andava di riproporre, per quanto possibile, la ricetta originale e facendo un po’ di ricerche e mescolando diverse fonti è venuta fuori questa ricetta.
La ricetta : Carabaccia fiorentina
(x 2 persone)
3 cipolle rosse (medio grandi)
300 ml di brodo vegetale (1 carota e 1 gambo di sedano, olio e sale)
25 g di burro
olio
2 cucchiai di mandorle tritate
1 cucchiaio di aceto
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino di cannella in polvere
parmigiano grattugiato, cannella e zucchero per spolverare
Ho affettato finemente le cipolle e le ho messe in una casseruola di coccio con 2 cucchiai d’olio e 25 g di burro. Le ho fatte rosolare per qualche minuto e poi ho abbassato il fuoco al minimo e le ho fatte lentamente appassire, senza che si scurissero troppo.
Ho cominciato ad aggiungere un terzo di brodo vegetale preparato in precedenza con carota e sedano, versando anche i pezzi di verdura nella zuppa, perché aggiungessero sapore.
Dopo un po’ ho aggiunto un altro terzo del brodo e ho versato in pentola le mandorle tritate, un cucchiaio di aceto, lo zucchero e la cannella. Dopo qualche minuto ho aggiunto l’ultima parte del brodo e ho poi lasciato cuocere a fuoco lento per circa 30 minuti.
Ho distribuito la zuppa in recipienti monoporzione che potessero andare in forno. Ho spolverato di parmigiano grattugiato, zucchero e cannella e ho passato per qualche minuto sotto il grill del forno.
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Allora Caterina de' Medici ha portato anche qualcosa di buono e utile a Parigi, visto che di solito viene accusata di aver introdotto in Francia nientemeno che il machiavellismo (come attestato dalla Saint-Barthélemy!) 😉
Cmq questa zuppa è fantastica!!! Davvero una bella sorpresa…da rifare!
Caterina si è portata un bel gruppetto di fiorentini a Parigi…e con loro molte delle loro idee ed usanze!!! La chiamavano "la mercante fiorentina" con spregio…ma ne ha avute di cose da insegnare!!! 😀
Ciao, sono Pat di ieri & oggi in cucina: che bella sorpresa vedermi qui tra i blog che segui. Grazie è un onore visto il titolo del tuo blog! Sai perchè sono passata di qui? Ho visto questo post su cibus e…op, eccomi a "rubarti" il titolo, che andrò ad aggiungere nel post dedicato proprio a la soupe d’oignon. Anzi ti linko nella categoria storica, così i miei visitatori potranno conoscere anche il tuo ottimo blog. Ciao ciao.
pat
Grazie per il tuo commento! 😀
Ho scoperto da poco il tuo blog, e ancora non ho avuto tempo di guardarlo a fondo ma, come avrai capito, gli argomenti di cui tratti sono veramente interessanti per me e anche il mio blog cerca di ispirarsi a fatti storici e storie dei piatti!!!
A prestissimo!
fantastica questa ricetta, adoro le zuppe ma questa non l'ho mai mangiata, la proverò sicuramente. di solito quando faccio le zuppe passo un po' di olio Laudemio a crudo sul piatto finito, lo adoro..
Claudia
un giro di olio extravergine a crudo è una finitura con cui non si sbaglia mai!! 🙂
Ah vedi, io 'sta cosa della zuppa di cipolle non la sapevo. Sapevo che non la amo molto la zuppa di cipolle ma tutta la sua storia proprio no! 😀
Se mi avessero predetto un anno fa di questa mia amicizia con la cipolla, non ci avrei mai creduto…e invece quest'anno sono cipolla-dipendente!!! 😀
bellissimo post di cultura culinaria 🙂
Grazie!! Vorrei aver sempre così tante cose da scrivere!!! 😉
E' bellissimo il tuo blog..felice di averti scoperto!! Io amo molto i post in cui si narra la storia di quello che cucini e quindi il tuo è davvero motlo interessante!!!! Se avrò bisogno di una mano per qualche notizia storica sui piatti vari…che dici, ti rompo le scatole????? 😀
Ah, ah!! Figurati, tutto quello che non trovo su internet, lo recupero sui quei 4…5…6 libri che sono la mia ultima grande passione!!! 😀
Sei sempre la benvenuta qui!!
Salve,
Buona…!!!
Caterina de' Medici non ha portato in Francia solo quella ricetta e l'uso della forchetta…l'anatra all'arancia che tutti pensano sia un piatto francese, la pasta choux (così loro l'hanno chamata per la forma a 'cavoletto')e altre cose. Abbiamo insegnato la cultura del cibo ai nostri cugini francesi prima e all'Europa intera poi…e senza peccare di presunzione!
Saluti
Viola
CIAO!!!
LA TUA RICETTA E' ALLA FASE FINALE DEL CONTEST DI http://WWW.CUOCOPERCASO.IT
http://amicidelcappero.blogspot.it/p/contest-la-cipolla-ricette-finaliste.html?spref=fb
Saluti
Mario
Queste ricette storiche sono molto interessanti. Brava.